FAN PAGE OF GAETANO DONIZETTI
Duet of Giovanna Seymour & Enrico VIII
1980
LYRICS :
GIOVANNA
Oh! qual parlar fu il suo!
Come il cuor mi colpi! Tradita forse,
scoperta io mi sarei? Sul mio sembiante
avria letto il misfatto? Ah, no: mi strinse
teneramente al petto;
riposa ignara che il serpente ha stretto.
Potessi almen ritrarre
da questo abisso il piede; e far che il tempo
corso non fosse. Ah! la mia sorte è fissa,
fissa nel cielo come il dì supremo.
(è battuto aduna porta, va ad aprire)
Ecco... ecco il re...
Scena quinta
Enrico e detta.
ENRICO
Tremate voi?...
GIOVANNA
Sì, tremo.
ENRICO
Che fa colei?
GIOVANNA
Riposa..
ENRICO
Non io.
GIOVANNA
Riposo io forse? Ultimo sia
questo colloquio nostro... ultimo, o Sire:
ve ne scongiuro...
ENRICO
E tal sarà. Vederci
alla faccia del sole ormai dobbiamo
la terra e il cielo han da saper ch'io v'amo.
GIOVANNA
Giammai, giammai... Sotterra
vorrei celar la mia vergogna.
ENRICO
E gloria
l'amor d'Enrico... Ed era tal per Anna
agli occhi pur dell'Inghilterra intera.
GIOVANNA
Dopo l'Imene ei l'era...
Dopo l'Imene solo.
ENRICO
E in questa guisa
m'ama Seymour?
GIOVANNA
E il Re così pur m'ama?
ENRICO
Ingrata, e che bramate?
GIOVANNA
Amore, e fama.
ENRICO
Fama! Sì: l'avrete, e tale
che nel mondo egual non fia;
tutta in voi la luce mia,
solo in voi si spanderà.
Non avrà Seymour rivale,
come il sol rival non ha.
GIOVANNA
La mia fama è a piè dell'ara:
onta altrove è a me serbata:
e quell'ara è a me vietata,
lo sa il cielo, il Re lo sa.
Ah! s'è ver che al Re son cara
l'onor mio pur caro avrà.
ENRICO
(risentito)
Sì... v'intendo.
GIOVANNA
Oh cielo! E tanto
è in voi sdegno?
ENRICO
È sdegno e duolo.
GIOVANNA
Sire!...
ENRICO
Amate il Re soltanto?
GIOVANNA
Io?...
ENRICO
Vi preme il trono solo?
Anna pur amor m'offria,
vagheggiando il soglio inglese,
ella pure il serto ambia
dell'altera aragonese...
L'ebbe alfin, ma l'ebbe appena,
che sul crin le vacillò;
per suo danno per sua pena,
d'altra donna il cor tentò.
GIOVANNA
Ah! non io, non io v'offria
questo core a torto offeso...
Il mio Re melo rapia,
dal mio Re mi venga reso.
Più infelice di Bolena.
Più da piangere sarò.
Di un ripudio avrò la pena,
né un marito offeso avrò.
(Giovanna s'allontana piangendo)
ENRICO
Tu mi lasci?
GIOVANNA
Il deggio.
ENRICO
Arresta.
GIOVANNA
Io noi posso.
ENRICO
Arresta: il voglio.
Già l'altar per te si appresta:
avrai sposo e scettro e soglio.
GIOVANNA
Cielo? ed Anna?
ENRICO
Io l'odio...
GIOVANNA
Ah! Sire
ENRICO
Giunto è il giorno di punire.
GIOVANNA
Ah! qual colpa?
ENRICO
La più nera.
Diemmi un cor che suo non era...
m'ingannò pria d'esser moglie;
moglie ancora m'ingannò.
GIOVANNA
E i suoi nodi?
ENRICO
Il Re li scioglie.
GIOVANNA
Con qual mezzo?
ENRICO
Io sol lo so.
GIOVANNA
Ah! qual sia cercar non oso...
Noi consente il core oppresso
ma sperar mi sia concesso
che non fia di crudeltà.
Non mi costi un regio sposo
più rimorsi, per pietà?
ENRICO
Rassicura il cor dubbioso,
nel tuo Re la mente acquieta...
ch'ei ti vegga ormai più lieta
dell'amor che sua ti fa.
La tua pace, il tuo riposo
pieno io voglio, e tal sarà.