MARIA
Udisti? Or va, mi libera
di tua presenza omai...
furo da te quest'aure
contaminate assai!
Te poi, modesta vergine,
(traendola al suo fianco)
aspetta il sacro velo:
restar non puoi fra gli uomini,
cosa tu sei del cielo!
ENRICO
(fremente a Maria)
Donna!...
CORRADO
E schernirla, o perfida,
(scagliandosi per riprenderla)
osi?... Matilde è mia...
CORO
Che ardisci!...
MARIA
Allontanatelo...
Respinto a forza ei sia...
MATILDE
Cedi...
ENRICO
Per poco almeno...
CORO
Esci...
MATILDE
Ho la morte in cor!...
(come in atto di svenire)
ENRICO
(Cielo!...)
MARIA
Io trionfo appieno!...
CORRADO
Son ebbro di furor!...
MARIA
Il tuo core a me togliesti,
tolgo a te la donna amata...
Infelice mi volesti?
Io lo son... ma vendicata.
Va, se il ciel che a te contrasta,
se a dividervi non basta,
sorgerà tra voi l'inferno...
E l'inferno è tutto in me!
CORRADO
Godi pur... godrai per poco!...
La tua gioia è fuggitiva,
stolta! Apprendi che il mio foco
per ostacoli si avviva.
Riedo in breve, riedo in armi
la mia sposa a ripigliarmi...
e vedrem se poi l'inferno,
se può il ciel negarla a me.
ENRICO
(Fra la speme ed il timore
ardo e gelo in un momento!...
Del fratello a questo core
quasi è gioia il rio tormento!...
Ahi! qual era, più non sono!...
Non m'intendo!... Non ragiono!...
Altro amor, l'amor fraterno
ha pur troppo estinto in me!)
MATILDE
Mi separa, ed in eterno,
o Corrado, il ciel da te!...
RAMBALDO e CORO
T'allontana... ed in eterno,
se la vita è cara a te.
Respingono Corrado, che parte trascinato da Enrico.
Maria tragge seco Matilde dal lato opposto.