Duet of Lord Guglielmo Cecil & Elisabetta
Composer - Gaetano Donizetti
Conductor - Mario Gusella
Orchestra - Teatro Comunale di Bologna
Chorus - Teatro Comunale di Bologna
1976
LYRICS :
N 12: Duettino
CECIL
E pensi? e tardi?
E vive chi ti sprezzò?
Chi contra te ragunò Europa tutta,
E la tua stessa vita minacciò tante volte?
ELISABETTA
Alla tua voce sento piombarmi in core
Tutto il poter del mio deriso onore.
Ma - o Dio! - chi m'assicura da ingiuste accuse?
CECIL
Il cielo, la devota Albione e il mondo intero,
Ove la fama de' tuoi pregi suona
E del cor di Stuarda e dei delitti,
E dell'ingiurie a te recate ...
ELISABETTA
Ah! taci.
Oltraggiata son io.
Come l'altera, come godea del suo trionfo!
Quai sguardi a me lanciava!
Ah! mio fedele, io voglio pace,
Ed ella a me l'invola.
CECIL
Nè di turbarti ancora
Cessa se vive.
ELISABETTA
Ho risoluto.
Muoia.
(Prende la penna per segnare il foglio; poi si arresta indecisa e si alza.)
Quella vita a me funesta
Io troncar, ah! sì, vorrei.
Ma la mano il cor s'arresta,
Copre un vel i pensier miei.
Veder l'empia, udirla parmi,
Atterrirmi, spaventarmi,
E la speme della calma
Minacciosa a me involar.
Ah! giusto ciel! tu reggi un'alma
Facil tanto a dubitar.
CECIL
Ah! perchè così improvviso
Agitato è il tuo pensiero?
Non temer che sia diviso
Mai da te l'onor primiero.
Degli accenti proferiti,
Degli oltraggi non puniti,
Ogni Inglese in questi instanti
Ti vorebbe vendicar.
Segna il foglio, che i regnanti
Tel sapranno perdonar.