dal "Don Giovanni, ossia Il dissoluto punito" KV 527
dramma giocoso in due atti di Wolfgang Amedeus Mozart (1756 - 1791)
libretto di Lorenzo da Ponte (1749 - 1838)
Prima esecuzione: Praga, Nationaltheater, 29 ottobre 1787
prima edizione a stampa: Schott, Mainz 1793
Orchestra of the Royal Opera House, Covent Garden, direttore Colin Davis
Ingvar Wixell (Don Giovanni)
Wladimiro Ganzarolli (Leporello)
Richard van Allan (Masetto)
Mirella Freni, soprano (Zerlina)
Chorus of the Royal Opera House
Registrazione: maggio 1973
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Nonostante abbia ricevuto da Leporello un significativo cenno del catalogo delle conquiste di don Giovanni (“Madamina, il catalogo è questo”) Elvira non si dà comunque per vinta. Poco oltre, un gruppo di contadini festeggiano le nozze di Zerlina e Masetto. Don Giovanni immediatamente si accinge alla seduzione della sposina, e spedisce il recalcitrante Masetto a casa sua in compagnia di Leporello (“Ho capito, signor sì”) per restare solo con Zerlina.
dal sito .........................................
Atto I
scena VI - [recitativo di Donna Elvira 'In questa forma dunque mi tradì il scellerato'
"In questa forma dunque mi tradì il scellerato? È questo il premio che quel barbaro rende all’amor mio! Ah! vendicar vogl’io l’ingannato mio cor. Pria ch’ei mi fugga, si ricorra... si vada... Io sento in petto sol vendetta parlar, rabbia e dispetto."]
scena VII - coro di Zerlina, Masetto, contadini 'Giovinette che fate all’amore'
"Zerlina:
Giovinette che fate all’amore,
non lasciate che passi l’età,
se nel seno vi bulica il core,
il rimedio vedetelo qua.
Ah! Che piacer, che piacer che sarà!
Contadine:
Ah! che piacer, che piacer che sarà! ~
La-la-la-ra-la!
Masetto:
Giovinetti leggieri di testa
non andate girando di qua e là.
Poco dura de’ matti la festa,
ma per me cominciato non ha.
Ah! Che piacer, che piacer che sarà!
Contadini:
Ah! che piacer, ecc."
scena VIII - recitativo secco di Don Giovanni, Zerlina, Masetto e Leporello 'Manco male, è partita'
- aria di Masetto 'Ho capito, signor sì'
"Ho capito, signor sì,
chino il capo, e me ne vo:
già che piace a voi così
altre repliche non fo.
Cavalier voi siete già,
dubitar non posso affè:
me lo dice la bontà
che volete aver per me.
Bricconaccia,malandrina,
fosti ognor la mia ruina.
Vengo, vengo!
Resta, resta!
È una cosa molto onesta:
faccia il nostro cavaliere
cavaliera ancora te."
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Il manoscritto originale è conservato presso la Bibliothèque nationale de France:
- Questo video non ha fini commerciali.
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La partitura autografa del "Don Giovanni" di Mozart fu donata alla biblioteca dalla cantante musicista Pauline Viardot che lo aveva acquistato nel 1855 con il sacrificio di una parte consistente della sua fortuna. La Viardot aveva interpretato Zerlina a San Pietroburgo e anche suo padre era stato un formidabile protagonista di quest'opera.
L'opera si ispira al celebre mito di Don Giovanni entrato nella letteratura nel 1630 con Tirso de Molina:
per poi passare attraverso la penna di Molière:
e di Goldoni:
per personaggi, sinossi, struttura musicale, storia dell'opera e testo del libretto: