Libretto/Lyrics/Text/Testo:
TITO
Che mi rechi in quel foglio?
PUBLIO
In nomi ei chiude
de'rei che osar con temerari accenti
de'Cesare gia spenti
la memoria oltraggiar.
TITO
Barbara inchiesta,
che agli estini non giova, e somministra
mille strade alla frode
d'insidiar gl'innoncenti.
PUBLIO
Ma v'e, Signor, chi lacerate ardisce
anche il tuo nome.
TITO
E che percio? se 'l mosse
leggerezza; nol curo;
se follia; Io compiango;
se ragion; gli son grato! e se in lui sono
impeti di malizia; io gli perdono.
PUBLIO
Almen...
SERVILIA
Di Tito al pie...
TITO
Servilia! Augusta!
SERVILIA
Ah Signor, si gran nome
non darmi ancora. Odimi prima. Io deggio
palesarti un arcan.
TITO
Publio, ti scosta;
ma non partir.
(Publio si ritira.)
SERVILIA
Che del cesaero alloro
me fra tante piu degne,
generoso Monarca, inviti a parte,
e dono tal, che destaria tumulto
nel piu stupido cor...ma...
TITO
Parla...
SERVILIA
Il core,
Signor, non e piu mio. Gia da gran tempo
Annio me lo rapi. Valor che basti,
non ho per obliarlo.
TITO
Grazie, o Numi del ciel. Pur si ti ritrova
chi s'avventuri a dispiacer col vero.
Alla grandezza tua la propria pace
Annio pospone! Tu ricusi un trono
per essergli fedele! Ed io dovrei
turbar fiamme si belle!
Sgombra ogni tema.
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