SCENA 8 S'avanza Giunia col seguito di donzelle, e di nobili al lugubre canto del seguente:
N. 6 - Coro e arioso
CORO Fuor di queste urne dolenti Deh n'uscite alme onorate, E sdegnose vendicate La romana libertà.
GIUNIA O del padre ombra diletta Se d'intorno a me t'aggiri, I miei pianti, i miei sospiri Deh ti movano a pietà.
CORO Il superbo, che di Roma Stringe i lacci in Campidoglio, Rovesciato oggi dal soglio Sia d'esempio ad ogni età. Recitativo accompagnato .
GIUNIA Se l'empio Silla, o padre Fu sempre l'odio tuo finchè vivesti, Perchè Giunia è tua figlia, Perchè il sangue Romano ha nelle vene Supplice innanzi all'urna tua sen viene. Tu pure ombra adorata Del mio perduto ben vola, e soccorri La tua sposa fedel. De te lontana Di questa vita amara Odia l'aura funesta...