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Il Tabarro Libretto

Il Tabarro


Musica di Giacomo Puccini

Il Trittico: Il Tabarro, Suor Angelica, Gianni Schicchi

Prima Assoluta il 14.12.1918 Metropolitan Opera, N.Y.

 






Giorgetta
O Michele? Non sei stanco
d'abbacinarti al sole che tramonta?
Ti sembra un gran spettacolo?

Michele

Sicuro.

Giorgetta

Lo vedo bene.
Dalla tua pipa il fumo bianco non sbuffa più.

Michele

Han finito laggiù?

Giorgetta

Vuoi che discenda?

Michele

No, resta. Andrò io stesso.

Giorgetta

Han lavorato tanto.
Come avean promesso, la stiva sarà  sgombra,
e per doman si potrà  caricare.
Bisognerebbe compensare questa loro fatica:
un buon bicchiere!

Stivatori

Oh! Issa! Oh! Un giro ancor!

Michele

Ma certo. Pensi a tutto, cuore d'oro.
Porta loro da bere!

Stivatori

Se lavoriam senza ardore, si resterà  ad ormeggiare,
e Margot con altri ne andrà !

Giorgetta

Sono alla fine, prenderanno forza.

Michele

Il mio vinello smorza la sete e li ristora.

Stivatori

Oh! Issa! Oh! Un giro ancor! Non ti stancar, battelliere.
Dopo potrai riposare, e Margot felice sarà !

Michele

E a me, non hai pensato?

Giorgetta

A te? Che cosa?

Michele

Al vino ho rinunciato, ma se la pipa è spenta,
non è spento il mio ardore.
Un tuo bacio, o mio amore…

Stivatori

Oh! Issa! Oh! Un giro ancor!
Ora la stiva è vuotata,
chiusa è la lunga giornata,
e Margot l'amor ti darà !

Luigi
Si soffoca, padrona!

Giorgetta

Lo pensavo. Ho quel che ci vuole.
Sentirete che vino!

Tinca
Sacchi dannati! Mondo birbone!
Spicciati, Talpa! Si va a mangiare.

Talpa
Non aver fretta. Non mi seccare.
Ah, questo sacco spacca il groppone.
Dio! Che caldo!
O Luigi, ancora una passata.

Luigi

Eccola la passata! Ragazzi, si beve.
Qui, tutti insiem lesti! Lesti, pronti!
Nel vino troverem l'energia per finir.

Giorgetta

Come parla difficile.
Ma certo: vino alla compagnia!
Qua, Talpa!
Al Tinca, a voi. Prendete!

Talpa

Alla salute vostra il vino se beva!
S'alzi il bicchier! Bevo! Viva!
Tanta felicità  per la gioia che da!

Giorgetta

Se ne volete ancor…

Talpa

Non si rifiuta mai!

Giorgetta

Avanti coi bicchieri!

Luigi

Guarda là  l'organetto!
È arrivato in buon punto.

Tinca

In questo vino affogo i tristi pensieri.
Bevo al padron. Viva! Grazie, grazie!
L'unico mio piacer sta qui in fondo al bicchier.

Luigi

Ei, là ! Professore! Vien qua! Sentirete che artista.

Giorgetta

Io capisco una musica sola: quella che fa ballare.

Tinca

Ma sicuro. Ai suoi ordini sempre, e gamba buona.

Giorgetta

To'! Io ti prendo in parola.

Tinca

Ballo con la padrona.

Luigi

La musica e la danza van d'accordo.
Sembra che tu pulisca il pavimento!

Giorgetta

Ahi! M'hai pestato un piede!

Luigi

Va'! Lascia! Son qua io.

Talpa

Ragazzi, c'è il padrone!

Giorgetta

Dunque, che cosa credi?
Partiremo la settimana prossima?

Michele

Vedremo.

Giorgetta

Il Talpa e il Tinca restano?

Michele

Resterà  anche Luigi.

Giorgetta

Ieri non lo pensavi.

Michele

Ed oggi, penso.

Giorgetta

Perché?

Venditore di canzoni

Chi vuol l'ultima canzonetta?

Michele

Perché non voglio ch'egli crepi di fame.

Giorgetta

Quello s'arrangia sempre.

Michele

Lo so. S'arrangia, è vero.

Venditore di canzoni

Chi la vuole?

Michele

Ed è per questo che non conclude nulla.

Giorgetta

Con te non si sa mai chi fa male o fa bene!

Venditore di canzoni

Chi la vuole?

Michele

Chi lavora si tiene.

Giorgetta

Già  discende la sera,
oh, che rosso tramonto di settembre!
Che brivido d'autunno!
Non sembra un rosso arancio
questo sole che muore nella Senna?
Guarda laggiù, la Frugola!

Venditore di canzoni

Chi la vuole, con musica e parole?

Giorgetta

La vedi? Cerca di suo marito e non lo lascia!

Michele

È giusto. Beve troppo!

Giorgetta

Non lo sai che è gelosa?
O mio uomo, non sei di buon umore?
Che hai? Che guardi? E perché taci?

Venditore di canzoni

Chi la vuole l'ultima canzonetta?

Sarte

Bene, bene! Sì, sì!

Michele

T'ho mai fatto scenate?

Giorgetta

Lo so bene. Tu non mi batti.

Venditore di canzoni

Primavera, primavera, non cercare più i due amanti
là  fra l'ombre della sera.

Michele

Che? Lo vorresti?

Giorgetta

Ai silenzi talvolta, sì, preferirei lividi di percosse!

Venditore di canzoni

Primavera, primavera!
Chi ha vissuto per amore, per amore si morì.
È la storia di Mimì.

Giorgetta

Dimmi almeno che hai!

Michele

Nulla! Nulla!

Venditore di canzoni

Chi aspettando sa che muore,
conta ad ore le giornate con i battito del cuore,
conta ad ore le giornate.

Giorgetta

Quando siamo a Parigi, io mi sento felice!

Michele

Si capisce.

Giorgetta

Perché?

Venditore di canzoni

Ma l'amante non tornò,
e i suoi battiti finì anche il cuore di Mimì!

Sarte

Conta ad ore le giornate, ecc.

Frugola

O eterni innamorati, buona sera!

Giorgetta

Oh, buona sera, Frugola!

Frugola

Il mio uomo ha finito il lavoro?
Stamattina non ne poteva più dal mal di reni.
Faceva proprio pena. Ma l'ho curato io:
una buona frizione
e il mio rum l'ha bevuto la sua schiena!
Ah, Giorgetta, guarda: un pettine fiammante!
Se lo vuoi, te lo dono.
È quanto di più buono ho raccolto in giornata.

Giorgetta

Hanno ragione di chiamarti Frugola:
tu rovisti ogni angolo ed hai la sacca piena.

Frugola

Se tu sapessi gli oggetti strani
che in questa sacca sono racchiusi!
Guarda, guarda, è per questo ciuffo di piume.
Trine e velluti, stracci, barattoli.
Vi son confusi gli oggetti strani.
Strane reliquie, i documenti di mille amori.
Gioie e tormenti quivi raccolgo
senza distinguire fra i ricchi e il volgo.

Giorgetta

E in quel cartoccio?

Frugola

Cuore di manzo per Caporale,
il mio soriano dal pelo fulvo,
dall'occhio strano, che non ha uguale.

Giorgetta

Gode di privilegi il tuo soriano!

Frugola

Li merita! Vedessi! È il più bel gatto,
il mio più bel romanzo.
Quando il mio Talpa è fuori,
me tiene compagnia,
e insieme noi filiamo i nostri amori,
senza puntigli e senza gelosia.
Vuoi saperla la sua filosofia?
Ron, ron: Meglio padrone in una catapecchia
che servo in un palazzo.
Ron, ron: Meglio cibarsi con due fette di cuore
che logarare il proprio nell'amor!

Talpa

To'! Guarda la mia vecchia! Che narravi?

Frugola

Parlavo con Giorgetta del soriano.

Michele

O Luigi, domani si carica del ferro.
Vieni a darci una mano?

Luigi

Verrò, padrone.

Tinca

Buona notte a tutti!

Talpa

Hai tanta fretta?

Frugola

Corri già  a ubriacarti? Ah, se fossi tua moglie!

Tinca

Che fareste?

Frugola

Ti pesterei finché non la smettessi
di passar le notti all'osteria. Non ti vergogni?

Tinca

No, no! Fa bene il vino!
Si affogano i pensieri di rivolta.
Che se bevo non penso,
e se penso non rido. Ah, ah, ah!

Luigi

Hai ben ragione. Meglio non pensare,
piegare il capo ed incurvar la schiena.
Per noi la vita non ha più valore,
ed ogni gioia si converte in pena.
I sacchi in groppa e giù la testa a terra!
Se guardi in alto, bada alla frustata!
Il pane lo guadagni con sudore,
e l'ora dell'amore va rubata.
Va rubata fra spasimi e paure,
che offuscano l'ebbrezza più divina.
Tutto è conteso, tutto ci è rapito.
La giornata è già  buia alla mattina!
Hai ben ragione: Meglio non pensare,
piegare il capo ed incurvar la schiena.

Tinca

Segui il mio esempio: bevi!

Giorgetta

Basta!
Tinca
Non parlo più.
A domani, ragazzi, e state bene!

Talpa

Ce n'andiamo anche noi?
Son stanco morto.

Frugola

Ah, quando mai potremo comprarci una bicocca?
Là  ci riposeremo.

Giorgetta

È la tua fissazione, la campagna!

Frugola

Ho sognato una cassetta con un piccolo orticello,
quattro muri, stretta, stretta, e due pini per ombrelle.
Il mio vecchio steso al sole ai miei piedi Caporale,
e aspettar così la morte che è rimedio d'ogni male!

Giorgetta

È ben altro il mio sogno!
Son nata nel sobborgo,
e solo l'aria di Parigi m'esalta e mi nutrisce.
Ah, se Michele, un giorno,
abbandonasse questa logora vita vagabonda!
Non si vive là  dentro, fra il letti ed il fornello.
Tu avessi visto la mia stanza, un tempo!

Frugola

Dove abitavi?

Giorgetta

Non lo sai?

Luigi

Belleville!

Giorgetta

Luigi lo conosce.

Luigi

Anch'io ci son nato!

Giorgetta

Come me, l'ha nel sangue.

Luigi

Non ci si può staccare!

Giorgetta

Bisogna aver provato!
Belleville è il nostro suolo e il nostro mondo.
Noi non possiamo vivere sull'acqua.
Bisogna calpestare il marciapiedi.
Là  c'è una casa, là  ci sono amici,
festosi incontri e piene confidenze.

Luigi

Ci si conosce tutti, s'è tutti una famiglia.

Giorgetta

Al mattino, il lavoro che ci aspetta.
Alla sera, i ritorni in comitiva.
Botteghe che s'accendono di luci e di lusinghe,
vetture che s'incrociano,
domeniche chiassose,
piccole gite in due al bosco di Boulogne,
balli all'aperto, intimità  amorose.
È difficile dire cosa sia quest'ansia,
questa strana nostalgia…

Giorgetta
e Luigi
Ma chi lascia il sobborgo vuol tornare,
e chi ritorna, non si può staccare.
C'è là  in fondo Parigi che ci grida
con mille voci liete il suo fascino immortal!

Frugola

Adesso ti capisco. Qui la vita è diversa.

Talpa

Se s'andasse a mangiare? Che ne dici?

Luigi

Io resto. Ho da parlare col padrone.

Talpa

Quando è così, a domani.

Frugola

Miei vecchi, buona notte!

Frugola
e Talpa
Ho sognato una casetta, ecc.

Giorgetta

O Luigi! Luigi! Bada a te!
Può salir fra un momento!
Resta pur là , lontano.

Luigi

Perché dunque inasprisci il tormento?
Perché mi chiami invano?

Giorgetta

Vibro tutta se penso a iersera, all'ardor dei tuoi baci!

Luigi

In quei baci tu sai cosa c'era.

Giorgetta

Sì, mio amore, ma taci!

Luigi

Quale folle paura ti prende?

Giorgetta

Se ci scopre è la morte!

Luigi

Preferisco morire alla sorte che ti tiene legata!

Giorgetta

Ah, se fossimo soli, lontani.

Luigi

E sempre uniti!

Giorgetta

E sempre innamorati!
Dimmi che non mi manchi…

Luigi

Mai!

Giorgetta

Sta attento!

Michele

Come? Non sei andato?

Luigi

Padrone, v'ho aspettato,
perché volevo dirvi quattro parole sole,
intanti ringraziarvi d'avermi tenuto.
Poi volevo pregarvi, se lo potete fare,
di portarmi a Rouen e là  farmi sbarcare.

Michele

A Rouen? Ma sei matto?
Là  non c'è che miseria, ti troveresti peggio.

Luigi

Sta bene. Allora resto.

Giorgetta

Dove vai?

Michele

A preparare i lumi.

Luigi

Buona notte, padrone.

Michele

Buona notte.

Giorgetta

Dimmi, perché gli hai chiesto di sbarcarti a Rouen?

Luigi

Perché non posso dividerti con lui.

Giorgetta

Hai ragione, è un tormento. Anch'io ne son presa,
anch'io la sento ben più forte di te, questa catena!
Hai ragione, è un tormento, e un'angoscia, una pena,
ma quando tu mi prendi, è pur grande il compenso!

Luigi

Par di rubare insieme qualche cosa alla vita!

Giorgetta

La voluttà  è più intensa!

Luigi

È la gioia rapita fra spasimi e paure…

Giorgetta

In una stretta ansiosa…

Luigi

Fra grida soffocate, e baci senza fine…

Giorgetta

E parole sommesse…

Luigi

D'esser soli noi…

Giorgetta

Noi soli, via, lontani!

Luigi

Noi tutti soli, lontani dal mondo!
È lui?

Giorgetta

No, non ancora. Dimmi che tornarai più tardi.

Luigi

Sì, fra un'ora.

Giorgetta

Ascolta: Come ieri lascerò la passerella.
Sono io che la tolgo.
Hai le scarpe di corda?

Luigi

Sì. Fai lo stesso segnale?

Giorgetta

Sì. Il fiammifero acceso.
Come tremava sul braccio mio teso la piccola fiammella!
Mi pareva d'accendere una stella,
fiamma del nostro amore, stella senza tramonto!

Luigi

Io voglio la tua bocca, voglio le tue carezze!

Giorgetta

Dunque anche tu lo senti folle il desiderio…

Luigi

Folle di gelosia!
Vorrei tenerti stretta come una cosa mia!
Vorrei non più soffrir, che un'altro ti tocasse e,
per sottrarre a tutti il corpo tuo divino,
io te lo giuro non tremo a vibrare il coltello,
e con gocce di sangue fabbricarti un gioiello!

Giorgetta

Come è difficile esser felici!

Michele

Perché non vai a letto?

Giorgetta

E tu?

Michele

No, non ancora.

Giorgetta

Penso che hai fatto bene a trattenerlo.

Michele

Chi mai?

Giorgetta

Luigi.

Michele

Forse ho fatto male. Basteranno due uomini.
Non c'è molto lavoro.

Giorgetta

Il Tinca lo potresti licenziare, beve sempre.

Michele

S'ubriaca per calmare i suoi dolori.
Ha per moglie una bagascia!
Beve per non ucciderla. Che hai?

Giorgetta

Son tutte queste storie che a me non interessano.

Michele

Perché non m'ami più? Perché?

Giorgetta

Ti sbagli: t'amo. Tu sei buono e honesto.
Ora andiamo a dormire.

Michele

Tu non dormi!

Giorgetta

Lo sai perché non dormo.
E poi… là  dentro soffoco.
Non posso, non posso...

Michele

Ora le notti son tanto fresche.
E l'anno scorso là  in quel nero guscio eravamo pur tre…
C'era il lettuccio del nostro bimbo…

Giorgetta

Il nostro bimbo! Taci, taci!

Michele

Tu sporgevi la mano
e lo cullavi dolcemente, lentamente,
e poi sul braccio mio t'addormentavi…

Giorgetta

Ti supplico, Michele, non dir niente!

Michele

Erano sere come queste,
se spirava la brezza,
vi raccolglievo insieme
nel tabarro come in una carezza.
Sento sulle mie spalle le vostre teste bionde,
sento le vostre bocche vicino alla mia bocca.
Ero tanto felice, ah, tanto felice!
Ora che non c'è più,
i miei capelli grigi mi sembrano
un insulto alla tua gioventù!

Giorgetta

Ah, ti supplico, Michele,
non dir niente! Ah, no!

Michele

Ah, mi sembrano un insulto alla tua gioventù!

Giorgetta

No, calmati, Michele.
Sono stanca. Non reggo. Vieni!

Michele

Ma non puoi dormire.
Sai bene che non devi addormentarti.

Giorgetta

Perché mi dici questo?

Michele

Non so bene. Ma so che è molto tempo che non dormi.
Resta vicino a me…
Non ti ricordi altre notti, altri cieli ed altre lune?
Perché chiudi il tuo cuore?
Ti rammenti le ore che volavan via
su questa barca trascinate dall'onda?

Giorgetta

Non ricordare! Oggi è malinconia.

Michele

Ah, ritorna come allora, ritorna ancora mia,
quando tu m'amavi
e ardentemente mi cercavi e mi baciavi…
Resta vicino a me! La notte è bella!

Giorgetta

Che vuoi? S'invecchia. Non son più la stessa.
Tu pure sei cambiato, diffidi. Ma che credi?

Michele

Non lo so nemmen io.

Giorgetta

Buona notte, Michele. Casco dal sonno.

Michele

E allora va pure, ti raggiungo.
Sgualdrina!

Due amanti

Bocca di rosa fresca, e baci di rugiada, o labbra profumate,
o profumata sera, c'è la luna, la luna che ci spia.
A domani, mio amore, domani, amante mia.

Michele

Nulla! Silenzio!
È la! Non s'è spogliata, non dorme…
Aspetta. Chi? Che cosa aspetta?
Chi? Chi? Forse il mio sonno.
Chi l'ha trasformata?
Qual ombra maledetta è discesa fra noi?
Chi l'ha insidiata?
Il Talpa! Troppo vecchio.
Il Tinca forse? No, no, non pensa, beve.
E dunque chi? Luigi? No,
se proprio questa sera voleva abbandonarmi
e m'ha fatto preghiera di sbarcarlo a Rouen!
Ma chi dunque? Chi dunque?
Chi sarà ? Squarciare le tenebre!
Vedere! E serrarlo così, fra le mie mani!
E gridargli, sei tu!
Il tuo volto livido, sorrideva alla mia pena!
Sei tu! Su!
Dividi con me questa catena!
Ravvolgimi con te nella tua sorte giù insiem
nel gorgo più profondo!
Accomuna la tua con la mia sorte!
La pace è nella morte!
T'ho colto!

Luigi

Sangue di Dio! Son preso!

Michele

Non gridare! Che venivi a cercare?
Volevi la tua amante?

Luigi

Non è vero!

Michele

Mentisci! Confessa, confessa!

Luigi

Non è vero!

Michele

Volevi la tua amante?

Luigi

Ah, perdio!

Michele

Giù il coltello! Non mi sfuggi, canaglia!
Anima di forzato! Verme!
Volevi andare giù a Rouen, non è vero?
Morto ci andrai, nel fiume!

Luigi

Assassino!

Michele

Confessami che l'ami! Confessa!

Luigi

Lasciami!

Michele

No! Infame! Se confessi, ti lascio!

Luigi

Sì…

Michele

Ripeti!

Luigi

Sì, l'amo!

Michele

Ripeti!

Luigi

L'amo!

Michele

Ripeti!

Luigi

L'amo!

Michele

Ancora!

Luigi

L'amo… ah…

Giorgetta

Michele! Ho paura, Michele…

Michele

Avevo ben ragione, non dovevi dormire.

Giorgetta

Son presa dal rimorso d'averti dato pena.

Michele

Non è nulla. I tuoi nervi.

Giorgetta

Ecco, è questo, hai ragione.
Dimmi che mi perdoni. Non mi vuoi più vicina?

Michele

Dove? Nel mio tabarro?

Giorgetta

Sì, vicina, vicina. Sì, mi dicevi un tempo:
"Tutti quanti portiamo un tabarro
che asconde qualche volta una gioia,
qualche volta un dolore…"

Michele

Qualche volta un delitto!
Vieni nel mio tabarro! Vieni! Vien!




F I N E