CAVARADOSSI al Sagrestano Dammi i colori! Il Sagrestano eseguisce. Cavaradossi dipinge con rapidità e si sofferma spesso a riguardare il proprio lavoro: il Sagrestano va e viene, portando una catinella entro la quale continua a lavare i pennelli. A un tratto Cavaradossi si ristà di dipingere; leva di tasca un medaglione contenente una miniatura e gli occhi suoi vanno dal medaglione al quadro. Recondita armonia di bellezze diverse!... È bruna Floria, l'ardente amante mia...
SAGRESTANO a mezza voce, come brontolando Scherza coi fanti e lascia stare i santi! s'allontana per prendere l'acqua onde pulire i pennelli
CAVARADOSSI E te, beltade ignota, cinta di chiome bionde! Tu azzurro hai l'occhio, Tosca ha l'occhio nero!
SAGRESTANO ritornando dal fondo e sempre scandalizzato: Scherza coi fanti e lascia stare i santi! riprende a lavare i pennelli
CAVARADOSSI L'arte nel suo mistero le diverse bellezze insiem confonde; ma nel ritrar costei il mio solo pensiero, Tosca, sei tu! continua a dipingere
SAGRESTANO Queste diverse gonne che fanno concorrenza alle Madonne mandan tanfo d'Inferno. asciuga i pennelli lavati, non senza continuare a borbottare Scherza coi fanti e lascia stare i santi! Ma con quei cani di volterriani nemici del santissimo governo non s'ha da metter voce!... pone la catinella sotto l'impalcato ed i pennelli li colloca in un vaso, presso al pittore Scherza coi fanti e lascia stare i santi! accennando a Cavaradossi Già sono impenitenti tutti quanti! Facciam piuttosto il segno della croce. eseguisce a Cavaradossi Eccellenza, vado?
CAVARADOSSI Fa il tuo piacere! continua a dipingere
SAGRESTANO indicando il cesto Pieno è il paniere... Fa penitenza?
CAVARADOSSI Fame non ho.
SAGRESTANO con ironia, stropicciandosi le mani Ah!... Mi rincresce!... ma non può trattenere un gesto di gioia e uno sguardo di avidità verso il cesto che prende ponendolo un po' in disparte fiuta due prese di tabacco Badi, quand'esce chiuda.
CAVARADOSSI dipingendo Va!...
SAGRESTANO Vo! s'allontana per il fondo Cavaradossi, volgendo le spalle alla Cappella, lavora. Angelotti, credendo deserta la chiesa, appare dietro la cancellata e introduce la chiave per aprire.
English Libretto or Translation:
CAVARADOSSI Give me my paints. The Sacristan does so. Cavaradossi paints rapidly, with frequent pauses to observe his work. The Sacristan comes and goes; he carries a small basin in which he continues his job of washing the brushes. Suddenly Cavaradossi leaves his painting: from his pocket he takes a medallion with a portrait in miniature, and his eyes travel from the miniature to his own work.
Oh hidden harmony Of contrasting beauties! Floria Is dark, my love and passion…
SACRISTAN to himself Jest with knaves and neglect the saints …
CAVARADOSSI And you, mysterious beauty… Crowned with blond locks, Your eyes are blue And Tosca's black!
SACRISTAN to himself Jest with knaves and neglect the saints…
CAVARADOSSI Dissimilar beauties are together blended By the mystery of art, Yet as I paint her portrait, Tosca, My sole thought is of you.
SACRISTAN to himself These various women In rivalry with the Madonna Smell of the devil. Jest with knaves and neglect the saints … But we can have no truck With these agnostic dogs, Enemies of the Holy Government! Jest with knaves and neglect the saints … Yes, they are sinners the whole pack of them! Let us rather make the sign of the cross. to Cavaradossi Excellency, may I go?
CAVARADOSSI As you wish.
resumes his painting
SACRISTAN Your basket's full … Are you fasting?
CAVARADOSSI I'm not hungry.
SACRISTAN ironically rubbing his hands Oh! So sorry! He cannot contain a gleeful gesture as he glances avidly at the full basket. He picks it up and places it to one side. Be sure to close up when you leave.
CAVARADOSSI Run along!
SACRISTAN I'm going.
Exit at the rear.
Cavaradossi continues working, his back to the chapel.
Angelotti appears at the gate there, and puts the key in the lock, believing the church is still deserted.