La gazza ladra
di
Gioacchino Rossini
Prima Assoluta il 31.5.1817 Teatro alla Scala, Milano
Atto I
Coro
Oh, che giorno fortunato! Oh, che gioia si godrà !
Pippo
Dopo tanti e tanti mesi spesi in guerra e fra gli stenti,
oggi alfine a'suoi parenti il padron ritornerà .
Coro
Vieni, vieni, o padroncino! Vieni a noi, Giannetto amato!
Oh, che giorno fortunato! Oh, che gioia si godrà !
La gazza
Pippo! Pippo!
Pippo
Chi ha chiamato?
Coro
Non so niente. Ah! Ah! Ah!
La gazza
Pippo?
Pippo
Ancora?
Coro
Vé chi è stato!
Pippo
Brutta gazza maledetta: che ti colga la saetta!
La gazza
Pippo?
Pippo
Taci là !
Coro
Pippo? Pippo? Ah! Ah! Ah!
Lucia
Marmotte, che fate? Così m'obbedite? Movetevi, andate.
La mensa allestite là sotto alla pergola che invita a mangiar.
Che flemma! Sbrigatevi: pigliate, stendete.
Mio figlio, il sapete, dee tosto arrivar.
Coro
Che giorno beato dobbiamo passar!
Lucia
Alfine cessato avrò di tremar. Eh, Ninnetta!
Quand'io chiamo, tutti perdono l'udito.
E Fabrizio mio marito dove adesso se ne sta?
Coro
Tuo Marito? Eccolo qua!
Fabrizio
Egli vieni, o mia Lucia, come Bacco trionfante.
Egli reca l'allegria, reca il nettare spumante,
che mantiene nelle vene il vigore, la sanità .
Tutti
Viva Bacco e la cantina, medicina d'ogni età !
Lucia
Ah, che alfin con suo congedo oggi torna il figlio amato!
Fabrizio
Certamente. Ed ammogliato lo vorrei ben io veder.
Lucia
A me tocca il dargli moglie. Questo affare a me si aspetta. Egli dee sposar…
La gazza
Ninnetta!
Fabrizio
Ah, la gazza ha indovinato!
Lucia
Insensato!
Fabrizio
Si vedrà . Brava! Ahi! Ahi!
Lucia
Che è stato?
Fabrizio
M'ha beccato!
Lucia
E ben ti sta.
Fabrizio
Ma la gazza ha indovinato!
Lucia
Insensato!
Fabrizio
Si vedrà !
Pippo, Coro
Se la gazza ha indovinato, ogni core esulterà , sì, sì!
Fabrizio, Pippo
Là seduto l'amato Giannetto a suo padre, alla sposa vicino,
or d'orgoglio brillar lo vedremo, or di bella pietà sospirar!
Lucia
Là seduto l'amato Giannetto a sua madre, alla sposa vicino,
or d'orgoglio brillar lo vedremo, or di bella pietà sospirar!
Tutti
Noi l'udremo narrar con diletto le battaglie, le stragi, il bottino
e fra i brindisi intanto faremo i bicchieri ricolmi sonar.
Fabrizio
Oh, cospetto! Undici ore già passate
e Giannetto ne scrive che sarà qui sul mezzogiorno.
Lucia
Oh, diavolo, già così tardi! E la Ninnetta ancora non veggo.
Ov'è costei? Pippo, rispondi!
Pippo
Per la collina, io credo, a cogliere le fragole.
Lucia
Ah, Fabrizio! Da qualche tempo son molto scontenta di questa tua Ninnetta.
Pippo, Ignazio, Andrea, andate tutti a preparar il resto.
Ah, se la colgo, quella smorfietta!
Fabrizio
Eh via, cessa una volta! Tu sempre la rimbrotti e sempre a torto.
Lucia
A meraviglia! E quando ridento e civettando ella mi perde le forchette d'argento,
dimmi, allora se mi viene la bile ho torto ancora?
Fabrizio
Gran cosa! Finalmente è una forchetta sola che si smarrì per caso.
E chi sa forse che un dì non si ritrovi?
Orsù, Lucia, bada a trattare con maggior dolcezza quella fanciulla.
Lucia
Ah, ahà !
Fabrizio
Rispetta in lei le sue sventure. Sai ch'ella è pur figlia
di quel bravo e onesto Fernando Villabella che nell'armata passa la vita.
E s'ella, orfana della madre, che è scomparsa in questa guerra,
colle sue fatiche qui si procaccia una meschina vita,
non debb'esser per ciò da noi schernita.
Lucia
E chi dice il contrario? Ma finiamola! Il tempo vola. Io corro un momento in cucina.
E poi, se credi, andremo insieme ad incontrar Giannetto.
Fabrizio
Dici ben. Vo'vestirmi, e qui t'aspetto.
Ninnetta
Di piacer mi balza il cor. Ah, bramar di più non so:
E l'amante e il genitor finalmente rivedrò. L'uno al sen mi stringerà .
L'altro… ah, che farà ? Dio d'amor, confido in te, deh, tu premia la mia fè!
Tutto sorridere mi veggo intorno. Più lieto giorno brillar non può.
Ah, già dimenticato i miei tormenti. Quanti contenti alfin godrò!
Fabrizio
Alfin sei giunta, amabile Ninnetta. Hai raccolte le fragole?
Ninnetta
Un intero panierin n'ho ricolmo. Eccole.
Fabrizio
Oh, belle e fresche al par di te!
Senti, mia cara, quest'oggi vo'che tutto spiri d'intorno a noi gioia, letizia, e amore.
Ninnetta
Oh sì, lo spero. Vostro figlio…
Fabrizio
Ah, ahà ! Mio figlio, il so, ti piace.
Ninnetta
Come! Che dite?
Fabrizio
Sta lieta. Non t'arrosire. Al padre suo Giannetto non v'è cosa che asconda:
Ei t'ama, ed io questo amor non condanno.
Ninnetta
Oh me felice!
Fabrizio
Taci, che vien Lucia.
Ninnetta
Caro Fabrizio!
Lucia
Ma brava! E tu quando farai giudizio?
Prendi queste posate, e bada bene che non si perda nulla.
Ninnetta
Ah no, vorrei in pria morir, che ancora mancar dovesse.
Lucia
Solite proteste… ma intanto la forchetta se n'è ita.
Ninnetta
Io non ci ho colpa!
Lucia
Ma però…
Fabrizio
(Che vita!) Andiamo.
Lucia
Andiamo pure.
Fabrizio
Addio, Ninnetta.
Isacco
Stringhe e ferri da calzette, temperini e forbicette,
aghi, pettini, coltelli, esca, pietra e zolfanelli!
Avanti, avanti chi vuole comprar e chi vuole vendere o barattar.
Pippo
Oh, senti il vecchio Isacco. Andate, galantuomo, risparmiate una voce sì bella.
Quest'oggi abbiamo vuota la scarsella.
Isacco
Io compro se volete, baratto, se vi piace.
Guardate che bei capi, che belle mercanzie tutte di moda e più che mai perfette.
Pippo
Andate, vi ripeto.
Isacco
Salutatemi la signora Ninnetta: se per sorte ella bisogno avesse de'fatti miei,
ditele che mi trovo fino a domani nell'albergo nuovo.
Ninnetta
Ma qual suono!
Coro di cittadini
Viva! Viva!
Ninnetta
Ma quai grida!
Coro
Ben tornato!
Pippo
È Giannetto!
Ninnetta
Oggetto amato, deh, mi vieni a consolar!
Ah, momento fortunato! Oh, che dolce palpitar!
Pippo
Fuori, fuori! È ritornato: deh, venitelo a mirar!
Coro
Bravo, bravo! Ben tornato! Qui dovete ognor restar!
Giannetto
Vieni fra queste braccia… Mi balza il cor nel sen!
D'un ver amor, mio ben, questo è il linguaggio.
Anche al nemico in faccia m'eri presente ognor:
Tu m'inspiravi allor forza e coraggio e valor.
Ma quel piacer che adesso, o mia Ninnetta, provo,
è così dolce e nuovo che non si può spiegar.
Coro
Bravo! Bravo! Qui dovete ognor restar! Viva! Viva!
Mi sembrano due tortore: mi fanno giubilar! Caro, mi fanno giubilar!
Pippo
Tocchiamo! Beviamo a gara, a vicenda: il petto s'accenda di dolce furor!
Coro
Tocchiamo, e discenda la gioia nel cor.
Pippo
Il nappo è di Pippo la pipa e la poppa: il pecchero accoppa le pene del cor!
Tutti
Che pipa, che poppa, che pretto sapor!
Giannetto
Oh madre, ancor non mi diceste nulla del caro zio. Che fa?
Lucia
Sempre trafitto dalla sua gotta.
Giannetto
Ah, voglio vederlo ed abbracciarlo.
Fabrizio
Ebben, possiamo or tutti in compagnia andar da lui. Che te ne par, Lucia?
Lucia
Andiamoci pur. Ninnetta, tien l'occhio a tutto. Pippo!
Pippo
Signora!
Lucia
Là in cucina preparate la cena. Mangiarem e berem poi tutti insieme.
Pippo
Oh, vi faremo onore!
Giannetto
A rivederci, mia cara.
Ninnetta
Sì, ma ritornate presto.
Lucia
Povera bestiolina, vien qua. Bacia la mano. Addio, carina.
Ninnetta
Idolo mio! Contiamo queste posate… Oh, come sento ch'io l'amo!
Fernando
(No, non m'inganno.)
Ninnetta
Il conto è giusto.
Fernando
(Oh, Dio! Quella è mia figlia! Ahi, di qual colpo a ferire ti vengo!)
Ninnetta
(Oh, cielo! Un uomo… Par ch'egli pianga.) Dite in che poss'io?
Fernando
Adorata mia figlia!
Ninnetta
Oh, padre mio!
Fernando
Zitta! Non mi scoprir!
Ninnetta
Come! Che dite?
Fernando
Ascolta e trema. Ieri sul tramontar del sole, giunse a Parigi la mia squadra.
Io tosto dal capitano imploro di vederti il favor. Bieco e crudele ei me lo niega.
Con ardir, con fuoco, a' detti suoi rispondo.
Sciagurato! ei grida, e colla spada già m'è sopra.
Agli occhi mi fa un velo il furor, la sciabla impugno, m'avvento
e i nostri ferri già suonano percossi, quand'ecco a noi sen viene pronto un soldato
e il braccio mio trattiene.
Ninnetta
E allora, padre mio?
Fernando
Barbara sorte! Fui disarmato e condannato a morte.
Ninnetta
Misera me!
Fernando
Gli amici procurâr la mia fuga, il prode Ernesto di questi cenci mi coperse
e scorta mi fu al primiero villaggio, dove entrambi, piangendo, ci lasciammo.
"Amico mio", ei disse, e dir non mi poteva "Addio!"
Ninnetta
Come frenar il pianto? Io perdo il mio coraggio!
E pur di speme un raggio ancor vegg'io brillar.
Fernando
No, no, non v'è più speme! È certo il mio periglio.
Solo un eterno esilio, oh Dio, mi può salvar. Deh, m'ascolta.
Ninnetta
Sì, parlate.
Fernando
Fra l'orror di tante pene, se sapessi…
Ninnetta
Oh Dio, chi viene?
Fernando
Chi mai dunque?
Ninnetta
Il Podestà !
Fernando
Ah, che dici? Son perduto. Come far?
Ninnetta
Qui sedete.
Fernando
S'ei mi scopre…
Ninnetta
Nascondete quelle vesti…
Fernando
Ma se mai…
Ninnetta, Fernando
Oh, crudel fatalità ! Il nembo è vicino. Tremendo destino, mi sento gelar!
Che fiero tormento! Mi sento gelar! Cha barbara sorte!
Il Podestà
Il pio piano è preparato e fallire non potrà .
Pria di tutto, con destrezza, le solletico l'orgoglio.
"No, non posso… ohimè!… non voglio! Deh, partite, o Podestà !"
Ciancie solite e ridicole! Formolario omai smaccato!
Ma frattanto il cor piagato un bel sì dicendo va.
Sì, sì, Ninnetta, sola, soletta ti troverò.
Quel caro viso brillar d'un riso io ti farò!
E poi che in estasi di dolce amore ti vedrò stendere la mano al core,
rinvigorito, ringiovanito, ringalluzzito, rimbaldanzito, trionferò!
Ah, tutto in giubilo io già m'en vo'.
Ninnetta
Un altro, un altro. Questo vi darà forza a camminar.
Il Podestà
Buon giorno, bella fanciulla.
Ninnetta
Vi son serva.
Il Podestà
Ditemi, chi è quell'uomo?
Ninnetta
Un povero viandante che mi chiedea soccorso.
Il Podestà
E voi gli deste a bere. Oh, brava, brava! Anch'io, mia cara, ho una gran sete.
Ninnetta
Subito vi servo.
Il Podestà
Tu non mi vuoi capir.
Ninnetta
Lasciate. Ebbene, come lo ritrovaste? (Fingete di dormire.)
Oh, voi saprete ch'è arrivato Giannetto?
Il Podestà
Ed ero appunto venuto a salutarlo.
Ninnetta
Mi rincresce che sono tutti usciti.
Il Podestà
Eh, non importa! Ci siete voi, mi basta. Ma colui perché non se ne va? Cacciatelo.
Ninnetta
Vedete, è tanto stanco che già s'è addormentato.
Il Podestà
(Can che dorme non dà molestia.)
Ah, se sapeste, o cara, da quanto tempo io cerco di ritrovarvi sola…
Ninnetta
Andate, andate, non vi fate burlare.
Il Podestà
Ah, mia Ninnetta, perché così ritrosa? Rispondo, anima mia.
Giorgio
Questo piego pressante è voi diretto.
Il Podestà
Ah! Ah! Chi l'ha recato?
Giorgio
Un soldato.
Fernando
Un soldato!
Il Podestà
Giorgio, dammi una sedia. Vediamo che cos'è. Vattene pure.
Ninnetta
Ah! Caro padre, udiste? Io tremo! Intanto ch'ei legge, deh! fuggite.
Fernando
E come, o figlia? Sono senza denari.
Ninnetta
Oh, cielo! Ed io non ho più nulla.
Fernando
Ebben, prendi queste posate, procura di venderlo dentr'oggi, ma in segreto!
Là dietro al colle io vidi un gran castagno, a cui la lunga etade scavato ha il sen.
Ninnetta
Me ne sovvengo.
Fernando
Quivi cela il denaro che potrai ritrarne.
Ninnetta
Andate…
Fernando
Figlia mia, abbracciami!
Il Podestà
Ninnetta! Galantuomo, restate.
Ninnetta
(Traetevi in disparte.)
Il Podestà
Son questi, almeno suppongo, i contrassegni d'un disertor.
Fernando par che dica. Ma il resto, senza occhiali, è impossibile a leggere.
Mia cara, fate il piacer, leggete voi.
Ninnetta
"M'affretto di mandarvi i contrassegni d'un mio soldato…
condannato a morte, e fuggito pur or dalle ritorte. Ei chiamasi…"
Il Podestà
Su via.
Ninnetta
"Fer… Fer… Fernando" (Suggeritemi, o Dei, qualche pietoso inganno!)
Il Podestà
(Oh, come il duolo la rende ancor più bella!)
Ninnetta
"Ei chiamasi Fernando Vi… Vinella."
Il Podestà
Continuate.
Ninnetta
(Oh, Dio! Se leggo ancora, tutto è perduto.)
"Età : quarantott'anni. Statura: cinque piedi…"
Il Podestà
Ebben, che avete? Non sapete più leggere?
Fernando
(Infelice!)
Ninnetta
E una mano diabolica!
Il Podestà
Ah, se avessi gli occhiali!
Ninnetta
Permettete! (Il ciel m'ispira.)
"Età : venticinqu'anni. Statura: cinque piedi, undici pollici."
Il Podestà
Peccato! Andate avanti!
Ninnetta
"Capelli biondi, occhi neri, ampia fronte e tondo il viso."
Il Podestà
Cospetto! Egli debb'esser un Narciso! E tondo il viso! E poi?
Ninnetta
"Divisa gialla con mostre rosse. Stivaletti bianchi.
Se mai costui passasse sul vostro territorio, addirittura fatelo imprigionar."
Il Podestà
Sarà mia cura. Vediam se mai per caso… Olà , buon uomo!
Ninnetta
(Ohimè!)
Fernando
Signor?
Il Podestà
Alzatevi. Cavatevi il cappello.
Ninnetta
(Io muoio!)
Il Podestà
Ah! Ah! Venticinqu'anni, è vero?
Capelli biondi, occhi neri, ampia fronte e tondo il viso…
No, no, un sì vago Adon qui non ravviso.
Ninnetta
(Respiro.)
Il Podestà
Mia cara!
Fernando
Signora…
Il Podestà
Partite! Udite? Partite! Uscite di qua!
Siamo soli. Amor seconda le mie fiamme, i voti miei.
Ah, se barbara non sei fammi a parte del tuo cor.
Ninnetta
Benché sola, vi potrei far gelar di spavento.
Traditor! Per voi non sento che disprezzo e rabbia e orror!
Il Podestà , Fernando, Ninnetta
Ah, mi bolle nelle vene il furore e la vendetta!
Freme il nembo e la saetta già comincia a balenar. Ma frenarsi qui conviene…
Il Podestà
Colle buone vo'tentar.
Fernando, Ninnetta
Egli/ella sol mi fa tremar.
Il Podestà
Via, deponi quel rigore. Vieni meco e lascia far.
Fernando
Vituperio! Disonore! Abbastanza ho tollerato.
Uom maturo a magistrato, vi dovreste vergognar!
Il Podestà
Ah, per Bacco!
Fernando
Rispettate il pudore e l'innocenza.
Ninnetta
(Caro padre, oh Dio, prudenza.)
Il Podestà
Temerario!
Fernando
Non gridate.
Ninnetta
(Vi volete rovinar!)
Il Podestà
Vieni meco.
Ninnetta
Sciagurato!
Fernando
Rispettate l'innocenza!
Il Podestà
Cos'è questa impertinenza?
Ninnetta
(Ah, partite!)
Fernando
(Sì, t'intendo.)
Il Podestà
Brutto vecchio, se più tardi… E tu senti.
Ninnetta
Mostro orrendo!
Fernando, Ninnetta
(Infelice! Tu mi guardi e ti debbo, oh Dio, lasciar.)
Il Podestà
(Trema, ingrata! Presto o tardi te la voglio far pagar.)
Tutti
(Non so quel che farei. Smanio, deliro e fremo.
A questo passo estremo mi sento il cor scoppiar.)
(Una stanza nella casa di Fabrizio)
Isacco
Stringhe e ferri da calzette, temperini e forbicette,
aghi, pettini, coltelli, esca, pietra e zolfanelli!
Ninnetta
Il merciaiolo! Come opportuno ei viene! Isacco! Isacco!
Isacco
Son qua, mia cara signorina.
Ninnetta
Or su, vorrei vendere queste posate.
Isacco
Ed io le compro.
Ninnetta
Quanto mi date?
Isacco
Son assai leggere. Pure vi do uno scudo.
Ninnetta
Oh, indegnità ! Nemmeno un terzo del valore!
Isacco
Via, non andate in collera. Vi do due scudi perché siete voi.
Ninnetta
Non basta.
Isacco
Ebbene, voglio fare uno sforzo! Questi son tre scudi. Siete alfine contenta?
Ninnetta
Eh sì, per forza!
Isacco
Uno… due… tre… tenete. Ma ci perdo. (No vale più del doppio.)
Ninnetta
Andate, andate. E non dite a nessun…
Isacco
Non dubitate.
Pippo
Ecco il grano. Ma quella scellerata d'una gazza, chi sa dove n'è andata?
La gazza
Pippo?
Ninnetta
Vedila là che ti canzona.
Pippo
Mi vuol fare impazzir quella stregena.
Ma perché mai, se la domanda è lecita, faceste entrar quel sordido avaraccio?
Ninnetta
Avea bisogno di denaro. E quindi gli ho venduto…
Pippo
Ah, capisco. Qualche galanteria…
Ninnetta
Sì, che per ora non m'era necessaria.
Ma lasciami, tu sai che ho tante cose a fare.
Pippo
Ed io, per Bacco, ne ho da fare altrettante, e son già stracco.
Ninnetta
Andiam tosto a deporre entro il castagno questo denaro.
Lucia
Eccovi, o miei signori, quel Giannetto che si fe'tanto onor.
Il Podestà
Me ne rallegro. Io lessi nei giornali più volte il vostro nome.
E ben rammento e la bandiera che di man toglieste all'inimico,
e i due cavalli uccisi sotto di voi. Sì giovine, e sì prode!
Giannetto
Degno ancor non son di tanta lode.
Fabrizio
Bravo! Che ve ne pare?
Lucia
… e nove, e dieci, ed undici. Stordita! Ecco qui, manca ora un cucchiaio.
Ninnetta
Come?
Lucia
Sì, un cucchiaio. Conta pure tu stessa. Eh, che ne dite?
Oggi manca un cucchiaio, l'altro giorno si perse una forchetta.
Ah, questo è troppo!
Il Podestà
È giusto il vostro sdegno. Qui ci sono de'ladri.
Esaminiamo, processiamo. Giorgio…
Fabrizio
Eh, ch'io non voglio processi in casa mia. Ninnetta?
Ninnetta
È vero, uno adesso ne manca. E pur, credete, poc'anzi c'eran tutti.
Fabrizio
Eh via, non piangete! Lo troveremo.
Giannetto
Pippo, corri a veder se mai là sotto la tavola sia caduto un cucchiaio.
Lucia
Io ci scommetto che non si troverà .
Il Podestà
Non dubitate, lo troveremo noi. Carta e calamio!
Lucia
Vi servo sul momento.
Fabrizio
Vi ripeto ch'io non voglio processi.
Lucia
Eh taci, sciocco! L'innocente è sicuro.
E se v'è il reo, giova scoprirlo e castigarlo.
Giannetto
Oh, cielo! Per sì piccola cosa…
Il Podestà
E pur la legge essendo in questi giorni legge marziali condanna alla morte.
Tutti
Alla morte!
Pippo
E sopra e sotto ho cercato e frugato, ma nulla ho ritrovato.
Ninnetta
(Oh me infelice!)
Il Podestà
Dunque c'è furto.
Pippo
Io non so niente.
Ninnetta
Anch'io sono innocente.
Il Podestà
Or si vedrà .
Fabrizio
Ma quale esser potrebbe mai la persona sospetta?
Giannetto
Un ladro in casa! E chi sarà ?
La gazza
Ninnetta!
Ninnetta
Crudel! Tu pur m'accusi?
Giannetto
Oh Dio, tu piangi!
Ninnetta
Ma non l'avete udita?
Giannetto
Ah, non temere! Nessun vi bada.
Fabrizio
Insomma, vi scongiuro, lasciate, desistete!
Il Podestà
Non posso.
Giannetto
Ma..
Il Podestà
Silenzio. E voi scrivete: "In casa di Messere Fabrizio
Vingradito è stato oggi rapito…"
Giannetto
Rapito, no. Smarrito!
Il Podestà
Zitto! Vuol dir lo stesso. "Rapito." Avete messo?
"Un cucchiaio d'argento per uso di mangiar."
Ninnetta, Giannetto, Fabrizio
(Che bestia! Che giumento! Mi sento a rosicar.)
Pippo
(Che testa! Che talento! Mi fa trasecolar.)
Il Podestà
(La rabbia ancor mi sento. Mi voglio vendicar.)
Lucia
(Pentita già mi sento. Colui mi fa tremar.)
Il Podestà
Di tuo padre qual'è il nome? Su!
Ninnetta
Ferdinando Villabella.
Il Podestà
Villabella! Come, come? Ora intendo, furfantella.
Quel briccone era tuo padre. Ma paventa!
Le mie squadre lo sapranno accalappiar.
Giannetto, Fabrizio, Lucia
Quale enigma!
Il Podestà
Eh, nulla, nulla. Questa semplice fanciulla ne vuol tutti corbellar.
Ninnetta
Più non resisto, oh Dio!
Lucia
Ma che denaro è questo?
Ninnetta
È mio, signora. È mio.
Lucia
Eh, tu mentisci.
Il Podestà
Presto, scrivete.
Ninnetta
È mio, signora. È mio.
Pippo
È suo, ve l'assicuro: Isacco a lei lo diè.
Il Podestà
Isacco! Ed a quel titolo?
Pippo
Per certe cianciafruscole che a lui pur or vende.
Il Podestà
Per certe cianciafruscole! Cioè!
Ninnetta
Parlar non posso!
Il Podestà
Caduta sei nel fosso!
Giannetto
Tacete! Scopri il vero.
Ninnetta
Non posso.
Giannetto
Deh, rispondi.
Lucia
Tu tremi, ti confondi.
Ninnetta
Io no, signora… io spero.
Il Podestà
Inutile speranza. Rimedio più non v'è!
Ninnetta
Io perdo la costanza. Che mai sarà di me!
Giannetto, Fabrizio, Lucia
Ah, questa circonstanza mi porta fuor di me!
Pippo
Oh, fiera circonstanza! Io sono fuor di me.
Il Podestà
Omai più non t'avanza che di venir con me.
Giannetto
Si chiami Isacco!
Pippo
Subito.
Fabrizio
In piazza il troverai.
Giannetto, Fabrizio, Lucia
Possano tanti guai alfine terminar!
Il Podestà
Quel denaro a me porgete.
Ninnetta
Che pretende? O Numi, aiuto!
Il Podestà
Questo al fisco è devoluto.
Ninnetta
Oh, crudel fatalità !
Il Podestà
La superbia e l'ardimento ti farò ben io passar.
(Già vicino è il mio momento di goder e trionfar.)
Fabrizio, Lucia, Giannetto
Quel pallor, quel turbamento mi fa l'alma in sen tremar.
Ora spero ed or pavento. Che mai deggio, oh Dio, pensar?
Ninnetta
Padre mio, per te mi sento questo core a lacerar
e per mio maggior tormento non ti posso, oh Dio, giovar!
Isacco
Isacci chiamaste?
Il Podestà
Che cosa compraste da lei poco fa?
Isacco
Un solo cucchiaio con una forchetta.
Giannetto
Ninnetta! Tu dunque sei rea? Ed io la credea la stessa onestà …
Pippo
Ah, s'io prevedea, ma come si fa?
Lucia, Fabrizio, Il Podestà
Convinta è la rea, più dubbio non v'ha.
Ninnetta
Ov'è la posata? Mostrate, e vedrete.
Isacco
Che mai mi chiedete? Venduta l'ho già .
Ninnetta
Destin terribile!
Il Podestà
Ma fate presto.
Giannetto
Quai cifre v'erano?
Ninnetta
(Ancora questo! La stesse lettere! Misera me!)
Isacco
Eravi un F ed un V insieme.
Ninnetta
Mi sento opprimere, non v'è più speme.
Ninnetta, Lucia, Pippo
Sorte più barbara, oh Dio, non v'è!
Il Podestà
Bene, benissimo! Non v'è più speme.
(Tu stessa chiedermi dovrai mercè!)
Giannetto
Ma qual rumore!
Tutti
La forza armata!
Giannetto, Fabrizio, Lucia, Pippo
Ah, mio signore, soccorso, pietà !
Il Podestà
In prigione costei sia condotta.
Giannetto
Giuro al cielo! Fermate, o temete…
Il Podestà
Obbedite!
Ninnetta
Gran Dio!
Fabrizio, Lucia, Pippo
Sospendete!
Il Podestà
No, nol posso. I miei cenni adempite.
Ninnetta, Lucia, Fabrizio, Pippo, Isacco
Oh, destin!
Giannetto
Questo è troppo! Sentite!
Il Podestà
Son sordo! (Ora è mia. Son contento.)
Ninnetta
Mille affetti nel petto mi sento. Lo spavento gelare mi fa.
Lucia, Giannetto, Pippo, Fabrizio
Mille furie nel petto mi sento. Lo spavento gelare mi fa.
Il Podestà
(Ah, sei giunto, felice momento. Lo spavento piegare la fa.)
Ninnetta
Ah, Giannetto!
Giannetto
Mio ben!
Il Podestà
Separateli!
Ninnetta, Giannetto
Oh, crudeli!
Tutti
Che orrore!
Il Podestà
Legatela!
Giannetto, Fabrizio, Lucia, Pippo
Ah, signore!
Il Podestà
Non più. Trascinatela!
Ninnetta
Io vi lascio!
Giannetto, Fabrizio, Lucia
Ninnetta!
Il Podestà
Finiamola!
Tutti
(meno Ninnetta ed il Podestà )
Chi gli vibra un pugnale nel seno?
Vorrei far tutto a brani quel cor!
Ninnetta
Ah, di me ricordatevi almeno.
Compiangete il mio povero cor!
Il Podestà
(Ah, la gioia mi brilla nel seno!
Più non perdo sì dolce tesor!)
Atto II
Antonio
In quell'oscuro carcere rinchiusa geme la poveretta.
Io vo'cercare almeno d'alleviare i tuoi strazi. Ehi, mia signora…
Ninnetta
Ahimè!
Antonio
Deh, non temete. Sono Antonio. Sorgete.
Venite qui, venite a respirare ed a godere almeno un po'di luce.
Ninnetta
Ah, quanto vi son grata! Conoscete voi Pippo?
Antonio
Il servo?
Ninnetta
Appunto. Se poteste, di grazia, farlo tosto avvertito ch'io gli vorrei oarlar?
Antonio
Uhm, non saprei… Vedrem, procureremo. Chi va là ?
Giannetto
Apritemi!
Ninnetta
Giannetto!
Giannetto
Vi scongiuro, apritemi!
Antonio
Impossibile!
Ninnetta
Ah, mio benefattore!
Antonio
(E chi potrebbe resister mai?) Restate.
(Infin, che male c'è?) Signore, entrate.
Giannetto
Cara!
Ninnetta
Ed è pur vero? Ah, dunque ancora tu non m'hai
del tutto abbandonata!
Giannetto
Abbandonarti? Oh, cielo! Tu si m'abbandonavi allor…
Che dico? No, no, perdona… Io non lo credo… eppure…
Ah, se caro ti sono, se veder non mi vuoi morir d'affanno,
ah, togli i dubbi miei, m'apri il tuo cor. Dimmi se rea tu sei.
Ninnetta
Sono innocente.
Giannetto
E perché dunque, o cara, non ti discolpi?
Ninnetta
Perché nulla io posso addurre in mia defesa.
Giannetto
Ah, mia Ninnetta, tu sei perseguitata.
Il Podestà crudel la tua sentenza affretta!
Tu non conosci il rigor delle leggi marziali.
Se non parli, se il tuo fatale arcano a nasconder ti ostini…
Io tremo! Forse in questo giorno istesso… Oh, giorno orrendo!
Ninnetta
Condannata sarò… non più! Tintendo.
Forse un dì conoscerete la mia fede, il mio candore.
Piangerete il vostro errore, ma quel pianto io non vedrò
- là fra l'ombre allor sarò!
Giannetto
Taci, taci! Tu mi fai l'alma in sen gelar d'orrore.
(No, la colpa in sì ben core no, ricetto aver non può.
Ed io perderla dovrò!)
Ninnetta, Giannetto
No, che la morte istessa tanto non fa penar!
Troppo è quest'alma oppressa: non posso più respirar!)
Antonio
O mio signore, partite! Il Podestà s'en viene!
Giannetto
Idolo mio!
Ninnetta
Mio bene!
Antonio
E voi tornate in carcere!
Ninnetta
Crudel necessità !
Giannetto
Parto, ma per salvarti tutto farò, ben mio! Spera frattanto…
Ninnetta
Addio!
Giannetto, Ninnetta
Che barbaro dolor!
Antonio
Partite!
Giannetto, Ninnetta
Più non resisto, o Dio! Sento mancarmi il cor!
Oh, cielo, rendimi al caro ben.
O scaglia un fulmine che m'arda il sen!
Antonio
Signor, partite! Andiam, andiam!
Il Podestà
Antonio? Conducetemi la prigioniera!
Antonio
(Ma perché mai tanto rigore?
Qui certo s'asconde un qualche imbroglio.)
Il Podestà
No, non fia mai vero che a tollerare io m'abbia
sprezzi e rifiuti. Andate.
Orsu, mia povera Ninnetta, t'accosta.
A te me guida tenerezza e pietà .
Più non rammento i tuoi torti con me:
vorrei salvarti, ma come mai, se tutto rea ti condanna?
Ninnetta
Io rea! E crederlo potete?
Il Podestà
Ah, sì, pur troppo! Tutto tu puoi,
amabile Ninnetta, aspettarti da me.
Sì, non temere. Voglio quest'oggi istesso
toglierti di prigione.
Ninnetta
O mio signore, se non mi promettete
che intero mi sarà resto l'onore,
voglio qui rimaner.
Il Podestà
Te lo prometto. Sì, per voi, pupille amate, tutto far desìo.
Ma per me, tu pur, ben mio, qualche cosa devi far.
Ninnetta
Chi m'aiuta?
Il Podestà
Sta tranquilla, e t'affida a chi t'adora.
Io salvarti posso ancora, se t'arrendi al mio pregar.
Ninnetta
No, giammai!
Il Podestà
Paventa! Ingrata!
Coro di guardie
Ah! Ninnetta sventurata!
Il Podestà
Quali accenti! Un solo amplesso… Senti, ascolta.
Coro
Radunato è il gran consesso. Manca solo il Podestà !
Il Podestà
(Oh, mia sorte maledetta!) Ho capito, vengo in fretta.
Hai sentito? E ancora adesso…
Ninnetta
Sì, vi replico lo stesso.
Il Podestà
Ma la morte?
Ninnetta
Non la temo.
Il Podestà
Vanne, indegna. Quell'orgoglio alfin cadrà .
Udrai la sentenza, perdon chiederai.
Ma invan pregherai, ma tardi sarà .
In odio e furore cangiato è l'amore.
Pietà nel mio petto più luogo non ha.
Coro
Udiste?
Il Podestà
Vi seguo.
Coro
È questo l'avviso.
Il Podestà
Andiamo. Ebbene?
Ninnetta
Ho deciso.
Coro
Andiamo.
Il Podestà
Vi seguo. Qual sorte l'attende l'ingrata non sa.
Coro
Quel torbido aspetto paura mi fa, sì.
Antonio
Podestà ! Tu me l'hai fatta!
Le cose questa volta in regola non vanno.
Pippo
Chiamar voi mi faceste? Ah, cara amica!
Ninnetta
Ho bisogno di te.
Antonio
Poche parole… Vedete, io vo franto a far la sentinella.
Pippo
In ciò che posso, quel poco ch'io possiedo
volentieri ve l'offro.
Ninnetta
Ah no, mio Pippo, abusarmi non voglio
del tuo buon cuor. Solo…
Ti chiedo in prestito tre scudi,
che andrai tosto a portare là dove or ti dirò.
Questa mia croce in pegno…
Pippo
Adagio, adagio! Dove portar debbo il denaro?
Ninnetta
Hai tu presente quel gran gran castagno
che si trova dietro al vicin colle?
Pippo
E che scavato è in modo che un uom
vi si potrebbe quasi quasi appiattar.
Ninnetta
Sì, quello appunto. Là dentro ti
scongiuro di riporre il denaro innanzi sera.
Pippo
Dentro il vecchio castagno?
Ninnetta
Sì, ma che niun ti vegga.
Pippo
Siamo intesi.
Ninnetta
Ma Pippo? E questa croce che ti scordavi!
Pippo
Io non mi scorso nulla. Tenetela, vi prego.
Ninnetta
Deh, pensa che domani, oggi fors'anco,
non sarà più mio quest'ornamento!
Pippo
Ohibò, non lo credete. Esser non può,
mel dice il cor… tenete.
Ninnetta
E ben, per mia memoria la serberai tu stesso.
Non hai più scuse adesso di rifiutarla ancor.
Pippo
Pegno adorato, ah, sempre con Pippo resterai.
Compagno mio sarai finché mi batte il cor.
Pippo, Ninnetta
Mi cadono le lagrime, m'opprime il suo dolor!
Un'anima sì tenera mi fia presente ognor.
Ninnetta
A mio nome, deh, consegna quest'anello al mio Giannetto.
Pippo
Tanta fede, eguale affetto, ah, veduto mai non ho!
Ninnetta
Digli insieme che lui solo fino all'ultimo sospiro…
Ma non dirgli che il mio duolo… questo core…
Ah, ch'io delirio! Io mio ben più non vedrò…
Pippo
Per carità , cessate! Sì, sì, non dubbitate…
tutto farò… dirò.
Ninnetta
Non t'obbliar…
Pippo
Che dite! Sapete chi son io.
Ninnetta
Povero Pippo, addio.
Pippo
Addio! (Se ancora qui resto mi scoppia in seno il cor!)
Ninnetta, Pippo
L'ultimo istante è questo che ci vediamo ancor.
(Vedo in quegli occhi il pianto.
Dove si trova, oh Dio, un più sincero amor?)
Lucia
Infelice Ninnetta! Ed è poi certo
ch'ella sia rea? Qual dubbio!
Il tempo, il luogo, le prove, i testimoni,
è ver, la colpa sua fanno evidente.
Ma pure, chi sa mai? Forse è innocente.
Chi è? Fernando! Oh, Dio!
Fernando
Mia cara amica, che nessuno
ti ascolti! Ov'è Ninnetta?
Lucia
Ninnetta! Deh, fuggite!
Fernando
Ma che vuol dir quel pianto?
Lucia
Ah, non m'interrogate!
Fernando
Voi mi fate gelar!
(Entro il castagno ancor non pose…
Un nero presentimento… Che pensare?)
E bene… Che fa? Deh, rispondete!
Lucia
Ah, se sapeste! Accusata è di furto.
Fernando
La mia figlia?
Lucia
Sì dessa.
Fernando
Come? Esser non può. Seguite.
Lucia
Innanzi al tribunale forse in questo momento è giudicata.
Fernando
Eterni Dei, che sento! Accusata di furto…
Oh, rossore! Condannata, punita mia figlia?
Ah, qual nube m'ingombra le ciglia!
Freddo il sangue mi piomba sul cor.
Condannata! Ah, si vada, si cerchi… Ma che fo?
Son confuso, perplesso. Se mi scopro, oh Dio!
Io perdo me stesso.
Se più tardo, ella forse… Oh, spavento!
Che cimento! Che fiero dolor!
Ah, lungi il timore! Si tenti la sorte, coraggio, mio core.
Si sprezzi la morte. La figlia diletta si corra a salvar.
Ah, lungi timore! Vo' tutto arrischiar.
Lucia
Ora mi par che il core sia meno oppresso.
Ah, se benigno il Cielo le preci udì dell'alma mia pentita,
no, l'infelice non sarà punita.
A questo seno resa mi fia. Qual figlia mia io l'amerò.
Saprò correggere i miei trasporti, gli antichi torti riparerò.
Il Pretore
A pieno voti è consannata.
Giannetto
Oh cielo, e tu lo soffri?
Il Pretore
Zitto!
Fabrizio
Abbi prodenza!
Il Pretore
Venga la rea. Stendete la sentenza.
Coro di Giudici
Tremate, o popoli, a tale esempio!
La legge giudica il giusto e l'empio.
Legge terribile, inesorabile,
che in lance pondera l'umano oprar.
La legge giudica, punisce, vendica.
E sempre il fulmine sovra le vittime,
sovra il colpevole giunge a scagliar.
Il Pretore
Infelice donzella, omai più non vi lice
che sperar nel ciel. Signor, porgete.
Un giudice
"Consideranno che la nominata Ninnetta Villabella
è rea convinta di domestico furto, a pieni voti,
ed a tenor delle vigenti leggi, presente legge marziale,
il giudizio militare la condanna alla pena capitale."
Tutti
Ahi, qual colpo! Già d'intorno sibilar la morte ascolto.
Giannetto
Aspettate, sospendete! Voi punite un'innocente!
Un arcano, ah non sapete,
la meschina un arcano chiude in cor.
Fabrizio, Il Podestà
Un arcano!
Coro
Ebben, parlate!
Ninnetta
Rispetate il mio silenzio!
Giannetto
Ah, Ninnetta!
Il Podestà
Palesate.
Ninnetta
Non crescete il mio dolor!
Il Podestà
(Maledico il mio furor!)
Giannetto
Mi si spezza a brani il cor!
Fabrizio
Mi trafigge il suo dolor!
Il Pretore
Ella tace…
Giudici
Ebben, sia tratta al supplizio.
Fernando
Ah, no! Fermate!
Ninnetta
Voi qui, padre?
Giannetto, Fabrizio, Il Podestà
Chi vegg'io?
Fernando
Vengo a voi col sangue mio la mia figlia a liberar.
Ninnetta
(Infelice! Possa il cielo i suoi giorni almen serbar!)
Giannetto, Fabrizio
(Oh, coraggio! Possa il cielo tanto zelo secondar!)
Fernando
(I miei sforzi, il mio zelo possa il cielo coronar!)
Il Podestà
Signori, è quello il desertor che preme.
Ecco gl'indizi, e insieme vi troverete
l'ordine di farlo imprigionar.
Giudici
Guardie!
Ninnetta, Giannetto, Fabrizio
Gran Dio!
Giudici
Fermatelo.
Ninnetta, Giannetto, Fabrizio
Gran Dio! E fia pur vero?
Fernando
Son vostro prigionero. Il capo mio troncate,
ma il sangue risparmiate
d'un'innocente vittima che non si sa scolpar.
Giudici
La sentenza è pronunziata, più nessun la può cambiar.
Fernando
Ma dunque?
Giudici
L'uno in carcere e l'altra al supplizio.
La legge è inalterabile, nessun la può cambiar.
Fabrizio, Ninnetta, Giannetto, Fernando, Il Podestà
Che abisso di pene! Mi perdo, deliro.
Più fiero martiro l'averno non ha.
Un padre, una figlia fra ceppi, alla scure…
a tante sciagure chi mai reggerà !
Giudici
Guardie, olà !
Giannetto
Più non poss'io tolerar…
Fabrizio
Son fuor di me!
Ninnetta
Che faceste, padre mio? Per voi solo io vado a morte,
e voi stesso alle ritorte volontario offriste il piè.
Fernando
Che dicesti?
Fabrizio
Parla!
Giannetto
Spiegati!
Giudici
Via, si tronchi ogni dimora. Alla carcere, al supplizio!
Ninnetta
Ah, padre mio, in pria ch'io mora!
Fernando
Figlia! Barbari, lasciatemi.
Giudici
Eseguite!
Fernando, Ninnetta
Oh Dio, soccorso!
Giannetto, Fabrizio
Ah, Ninnetta!
Il Podestà
(Qual rimorso!)
Ninnetta
Mio Giannetto! Mio Fabrizio!
Giudici
Alla carcere, al supplizio!
Tutti
(meno i giudici)
Ah, neppur l'estremo amplesso!
Questa è troppa crudeltà .
Sino il pianto è negato al mio ciglio.
Entro il sino s'arresta il sospir.
Dio possente, mercede, consiglio!
Tu m'aita il mio fato a soffrir.
Ernesto
Che razza di villaggio!
Neppure un cane che additarmi possa
la casa di codesto Podestà , e quella di Fabrizio…
Ah, spero bene di ritrovarvi ancora,
il mio caro Fernando.
Oh, quanta gioia ei proverà
vedendo il suo fedele Ernesto,
ed ascoltando la felice notizia!
Ecco la pace che da noi regnerà ,
e l'amnestia qua ben presto si vedrà .
Ah, finalmente ecco un uomo,
egli certo saprà dirmi…
Amico, una parola: ov'è la casa del Podestà ?
Pippo
La casa sua? Guardate:
ecco qua, alla sinistra la grande porta.
Ernesto
E quella di Fabrizio?
Pippo
Quella di Fabrizio è là , diretto appunto.
Ernesto
Grazie.
Pippo
Ora che nel castagno ho riposto il denaro,
veder bramo quanto mi avanza ancor.
Sono più ricco di quel che mi credeva…
Ah, questa croce che mi diè Ninnetta
mi è cara sopratutto:
a parte tu starai degli soldi.
La gazza
Pippo!
Pippo
Ah, brutta diavola, che fai li? Se ti colgo…
Giorgio
Con chi l'hai?
Pippo
Con quella gazza infame… Oh, ecco Antonio.
E ben, che nuove abbiamo? E la Ninnetta?
Antonio
Ahimè! Tutto è finito.
Pippo
Podestà scellerato!
Giorgio
Oh, guarda, guarda!
Pippo
Briccona! E giustamente rubarmi
quella croce che tanto mi premeva.
Ah, birba, birba! Eccola là in alto.
Oh, se potessi arrampicarmi,
forse troverei la mia croce. Vo' provarmi.
Antonio
Andiamo insieme.
Pippo
Gazzaccia maledetta!
Giorgio
Ah ahà , non correr tanto, che ti aspetta.
Coro
Infelice, sventurata, ti rassegna alla tua sorte.
No, crudel non è la morte quando è termine al martir.
Ninnetta
Deh, tu reggi in tal momento il mio cor, pietoso Iddio!
Deh, proteggi il padre mio, e ti basti il mio morir!
Or guidatemi alla morte. Si finisca di soffrir.
Coro
Ah, farebbe la sua sorte anche un sasso impietosir.
Pippo, Antonio
Giorgio, Giorgio! Oh, me felice!
Giorgio
E così, che cosa è stato?
Pippo, Antonio
Tutto, tutto ho ritrovato. Guarda, guarda. Avisa, grida…
Non lasciatela ammazzar!
Giorgio
Sei tu pazzo?
Antonio, Pippo
Olà , fermate! Dove andate? Cosa fate?
Non mi vogliono ascoltar. Inumani, andrò ben io…
Giorgio
Ti compiango, amico mio. Il cervello se n'è andato.
Che fracasso indiavolato! Oh, che pazzo da legar!
Giannetto
Che vuol dir?
Fabrizio, Lucia
Che cosa avvenne?
Antonio, Pippo
Innocente è la Ninnetta!
Tutti
Innocente!
Antonio
Innocentissima! Un cuchiaio,
la forchetta, e la croce è tutto qua.
Quella gazza maledetta fu la ladra.
Giannetto, Fabrizio, Lucia, Giorgio
Giusto cielo! Caso eguale non si dà .
Pippo
Padrona, spiegate il vostro grembiale!
Fabrizio, Giannetto
E desso, mirate!
Coro
Il colpo fatale corriam a impedir.
Il Podestà
Che scampanare è questo? Che cosa è mai successo?
Lucia
Del mio piacer l'eccesso non vi saprei spiegar.
Il Podestà
Io non capisco niente.
Lucia
La povera Ninnetta scoperta era innocente!
Andiamola a incontrar.
Giorgio
Mi sembra di sognar!
Lucia
Ah, qual rimbombo! Oh Dei! È morta!
Il Podestà
Qual fremito, qual gelo, mi piomba sovra il cor!
Pippo, Antonio
Io la vedo. Viene.
Coro
Viva, viva la Ninnetta, la sua fede il suo candor.
Il Podestà
Oh, che sento!
Giorgio
Avete inteso?
Coro
Viene, viene. Non temete!
Lucia
Dite il vero?
Coro
La vedrete.
Il Podestà
Che succede?
Coro
Che allegria!
Il Podestà
Ma che faccio?
Coro
Fu allegria! Ecco!
Lucia
Figlia mia!
Giannetto
"Si rilasci la Ninnetta!" Noi vogliamola, Signor.
Fabrizio, Giannetto, Lucia
Quanto meno il cor l'aspetta,
sembra il giubilo maggior.
Il Podestà
(Quanto costa una vendetta! Di rimorsi ho pieno il cor.)
Ninnetta
Queste grida di letizia danno tregua al mio tormento,
ma il mio cor non è contento.
Ma con voi, miei fidi amici, no, gioir non posso ancor!
Fabrizio, Giannetto, Lucia
Mia Ninnetta, che mai dici? È svanito ogni temor.
Ninnetta
No, no! Dov'è mio padre? Nessun risponde…
Oh, Dio! Vive? Che fa?
Fernando
Ben mio! Sì, vive e a te sen vola, sempre con te sarà .
Ninnetta
Ah, padre! Or sì che tutto oblio, ah,
che perfetta è omai la mia felicità !
Tutti
Ah, chi provato ha mai tanta felicità ?
Il Podestà
Ma in che modo fu costui dal suo carcer liberato?
Fernando
Un perdon fu proclamato per la pace, mio signor.
Tutti
O che giorno fortunato, che la pace regna ognor.
Ninnetta
E il buon Pippo? Non lo vedo.
Pippo
Cara amica, sono qua.
Lucia
Mia Ninnetta, ecco il tuo sposo.
Ninnetta
Oh, momento avventurato!
Lucia
Ma perdona alla Lucia.
Fabrizio
Brava, brava, moglie mia!
Giannetto, Ninnetta
Ah, mio ben, fra tanto giubilo
sento il cor dal sen balzar.
Tutti
Una scena così tenera fa di gioia lagrimar!
Il Podestà
Una scena così tenera mi costringe a lagrimar!
Ninnetta
Ecco cessato il vento, placato il mare infido.
Salvi siam giunti al lido, alfin respira il cor.
Tutti
In gioia ed in contento cangiato è il mio timor.
Il Podestà
(Sordo sussurra il vento, minaccia il mare infido.
Tutti son giunti al lido, io son fra l'onde ancor!)
F I N E