Wien Musikverein 1988
Giuseppe Verdi
DON CARLO
Mara Zampieri : ELISABETTA DI VALOIS
Giacomo Aragall: DON CARLO, infante di Spagna
Kurt Ridl :FILIPPO II, re di Spagna
DON CARLO
È dessa!
ELISABETTA
Un detto, un sol;
Al ciel io raccomando
il pellegrin che parte;
E poi sol vi domando l'oblio e il perdono.
DON CARLO
Si, forte esser vogl'io:
ma quando è infranto amore,
Pria della morte uccide.
ELISABETTA
No, pensate a Rodrigo!
Non è per folli idee ch'ei si sacrificò!
DON CARLO
Sulla terra fiamminga io vo'
che a lui s'innalzi sublime, eccelso
avel, qual mai ne ottenne un re tanto
nobile e bel!
ELISABETTA
I fior del paradiso a lui sorrideranno.
DON CARLO
Vago sogno m'arrise... ei sparve;
e nell'affanno
un rogo appar a me,
che spinge vampe al ciel.
Di sangue tinto un rio,
resi i campi un avel,
Un popolo che muor, e a me a man pretende
Siccome a Redentor, nei di della sventura.
A lui n'andrò beato, se spento o vincitor.
Plauso o pianto m'avrò
dal taro memore tu cor.
ELISABETTA
Si. L'eroismo è questo
e la sua sacra fiamma!
L'amor degno di noi, l'amor che i
forti infiamma!
Ei fa dell'uomo un Dio!
Va! di più non tardar!
Sali il Calvario
e salva un popolo che muor!
DON CARLO
Si, con la voce tua quella gente m'appella.
E se morrò per lei, la mia morte fia bella!
Ma pria di questo di alcun poter uman
Disgiunta man avria la mia dalla tua man!
Ma vinto in si gran di
l'onor ha in me l'amore;
Impresa a questa par rinnova
a mente e core!
Non vedi, Elisabetta!
io ti stringo al mio seno,
Nè mia virtù vacilla,
nè ad essa io mancherò!
Or che tutto finì
e la man lo ritiro dalla tua man,
Tu piangi?
ELISABETTA
Si, piango, ma t'ammiro.
Il pianto gli è dell'alma,
e veder tu lo puoi
Qual san pianto versar le donne
per gli eroi?
ELISABETTA E DON CARLO
Ma lassù ci vedremo in un mondo migliore,
Dell'avvenire eterno
suonan per noi già l'ore;
E là noi troverem nel grembo del Signor
Il sospirato ben
che fugge in terra ognor!
In tal di, che per noi non avrà più domani,
Tutti i nomi scordiam
degli affetti profani.
DON CARLO
Addio, mia madre!
ELISABETTA
Mio figlio, addio!
DON CARLO ED ELISABETTA
Per sempre! Addio!
SCENA TERZA
Detti, Filippo, il Grande Inquisitore, Il Frate, familiari del Sant'Uffizio.
FILIPPO
(Prendendo il braccio della Regina)
Si, per sempre!
Io voglio un doppio sacrifizio!
Il mio dover farò.
(All'Inquisitore)
Ma voi?
L'INQUISITORE
Il Sant'Uffizio il suo farà!
ELISABETTA
Ciel!
L'INQUISITORE
(Al familiari del Sant'Uffizio,
Additando Don Carlo)
Guardie!
DON CARLO
Dio mi vendicherà!
Il tribunal di sangue sua mano spezzerà!
Don Carlo, difendendosi, indietreggia verso la tomba di Carlo V. Il cancello si apre, apparisce il Frate. É Cario V col manto e can la corona reale.
IL FRATE
(A Con Carlo)
Il duolo della terra
Nei chiostro ancor c'insegue;
Solo del cor la guerra
In ciel si calmerà.
L'INQUISITORE
É la voce di Carlo!
CORO
É Carlo Quinto!
FILIPPO
(Spaventato)
Mio padre!
ELISABETTA
O ciel!
Carlo V trascina nel chiostro Don Carlo smarrito.
Cala la tela lentamente.