Giuseppe Verdi I DUE FOSCARI
"Ah sì, ch'io senta ancora... Dal più remoto esilio... Odio solo, ed odio atroce" (Recitativo, Aria e Cabaletta)
Auditorium RAI di Milano 4 dicembre 1951 ==LIVE==
Tenore CARLO BERGONZI
Un fante: Aldo Bertocci
Direttore: Carlo Maria Giulini
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JACOPO
Ah sì, ch'io senta ancora, ch'io respiri
aura non mista a gemiti e sospiri.
Brezza del suol natìo,
il volto a baciar voli all'innocente! . . .
Ecco la mia Venezia! . . . ecco il suo mare! . . .
Regina dell'onde, io ti saluto! . . .
Sebben meco crudele,
io ti son pur de'figli il più fedele.
Dal più remoto esilio,
sull'ali del desìo,
a te sovente rapido
volava il pensier mio;
come adorata vergine
te vagheggiando il core,
l'esillo ed il dolore
quasi sparian per me.
FANTE
Del Consiglio alla presenza
vieni tosto, e il ver disvela.
JACOPO
(Al mio sguardo almen vi cela,
ciel pietoso, il genitor!)
FANTE
Sperar puoi pietà, clemenza . . .
JACOPO
Chiudi il labbro, o mentitor.
Odio solo, ed odio atroce
in quell'anime si serra;
sanguinosa, orrenda guerra
da costor si farà.
Ma sei Foscari, una voce
va tuonandomi nel core;
forza contro il loro rigore
l'innocenza ti darà.