Giuseppe Verdi: La Forza del Destino
Carlo's aria Morir! Tremenda cosa! ... Urna fatale
Moscow, December 16, 2008
Morir! Tremenda cosa!
Sě intrepido, sě prode, ei pur morrŕ! Uom singolar
costui! Tremň di Calatrava al nome. A lui palese n' č
forse il disonor? Cielo! Qual lampo! S'ei fosse il seduttore?
Desso in mia mano, e vive! Se m'ingannassi?
Questa chiave il dica.
Ecco i fogli! Che tento!
E la fč che giurai? E questa vita che debbo al suo
valor? Anch'io lo salvo! S'ei fosse quell' Indo
maledetto che macchiň il sangue mio? . . . Il suggello
sě franga. Niun qui mi vede. No? Ben mi vegg'io!
Urna fatale del mio destino,
Va, t'allontana, mi tenti in vano;
L'onor a tergere qui venni, e insano
D'un onta nuova nol macchierň.
Un giuro č sacro per l'uom d'onore;
Que' fogli serbino il lor mistero.
Disperso vada il mal pensiero
Che all'atto indegno mi concitň.
E s'altra prova rinvenir potessi?
Vediam.
Qui v'ha un ritratto . . .
Suggel non v'č . . . nulla ei ne disse . . .
Nulla promisi . . . s'apra dunque . . .
Ciel! Leonora!
Don Alvaro č il ferito!
Ora egli viva, e di mia man poi muoia!
Č salvo! Oh gioia!
Egli č salvo! Gioia immensa
Che m'innondi il cor ti sento!
Potrň alfine il tradimento
Sull'infame vendicar.
Leonora, ove t'ascondi?
Di': seguisti tra le squadre
Chi del sangue di tuo padre
Ti fe' il volto rosseggiar?
Ah, felice appien sarei
Se potessi il brando mio
Ambedue d'averno al dio
D'un sol colpo consacrar!