Elisabetta Barbato, soprano. (Barletta 11 settembre 1921 - Roma 1 febbraio 2014)
Collocata ai suoi tempi tra il soprano spinto e drammatico, studia a Bologna con il soprano Aguccini ed a Roma con Ricci, tra il 1939 ed il 1947. Debuttando in Aida nel 1945 alle Terme di Caracalla, affermandosi l'anno dopo nello stesso ruolo, al Palazzetto dello Sport di Milano, nell'ambito della stagione scaligera. Subito assurta alla notorietà per le belle doti di soprano lirico con tendenza drammatica e grazie all'avvenenza della figura, brucia le tappe di una carriera promettente esibendosi in un ampio e difficile repertorio comprendente per buona parte i grandi ruoli verdiani (La forza del destino, Don Carlo, Un ballo in maschera, Aida) e diverse opere veriste da Fanciulla del West ad Iris, da Francesca da Rimini a La cena delle beffe, alla Louise, Tosca, Il piccolo Marat. Alla Barbato fu affidato nel 1952 alla Scala di Milano, il ruolo di protagonista alla prima assoluta di Proserpina e lo straniero, opera di Castro che vinse all'epoca il Concorso Internazionale di Verdi: l'opera non piacque, ma la Barbato fu ammirata per le eccellenti doti vocali e per il suo fisico prorompente. Partecipa anche alla prima italiana de Il giocatore di Prokofiev avvenuta al Teatro San Carlo di Napoli. Voce dal timbro pastoso e nitido, brunito nella zona grave quasi tendente al mezzosoprano, anche se notiamo una suono metallico negli estremi acuti, il tutto conferisce alla voce lucentezza ed imponenza. Ritiratasi prematuramente dalle scene forse anche a causa dell'oneroso repertorio affrontato ha sposato il direttore d'orchestra Danilo Belardinelli. Una piccola curiosità : è zia dell'attore napoletano Leopoldo Mastelloni.
Opere cantate al Teatro di San Carlo di Napoli:
1950, Tosca di Giacomo Puccini direttore F. Patanè.
1952, Maria Antonietta di Terenzio Gargiulo, direttore N. Sonzogno.
1953, Il Giocatore di S. Prokofiev, direttore H. Scherchen.