LA TRAVIATA
GIUSEPPE VERDI
Violetta Valery: Adriana Maliponte
Alfreddo Germont: Aldo Filistad
Giorgio Germont: John Rownsley
M. Ducani, conductor
LIVE RECORDING
Marseille, 1984
LYRICS
ANNINA
(esitando)
Signora!
VIOLETTA
Che t'accade?
ANNINA
Quest'oggi, e' vero?
Vi sentite meglio?
VIOLETTA
Si', perche'?
ANNINA
D'esser calma promettete?
VIOLETTA
Si', che vuoi dirmi?
ANNINA
Prevenir vi volli
Una gioia improvvisa
VIOLETTA
Una gioia! dicesti?
ANNINA
Si', o signora
VIOLETTA
Alfredo! Ah, tu il vedesti? ei vien! l'affretta .
(Annina afferma col capo, e va ad aprire la porta.)
SCENA VI
(Violetta, Alfredo e Annina.)
VIOLETTA
(Andando verso l'uscio.)
Alfredo!
(Alfredo comparisce pallido per la commozione, ed ambedue, gettandosi le
braccia al
collo, esclamano:)
Amato Alfredo!
ALFREDO
Mia Violetta!
Colpevol sono so tutto, o cara.
VIOLETTA
Io so che alfine reso mi sei!
ALFREDO
Da questo palpito s'io t'ami impara,
Senza te esistere piu' non potrei.
VIOLETTA
Ah, s'anco in vita m'hai ritrovata,
Credi che uccidere non puo' il dolor.
ALFREDO
Scorda l'affanno, donna adorata,
A me perdona e al genitor.
VIOLETTA
Ch'io ti perdoni? la rea son io:
Ma solo amore tal mi rende'
A DUE
Null'uomo o demone, angelo mio,
Mai piu' staccarti potra' da me.
Parigi, o cara/o noi lasceremo,
La vita uniti trascorreremo:
De' corsi affanni compenso avrai,
La mia/tua salute rifiorira'.
Sospiro e luce tu mi sarai,
Tutto il futuro ne arridera'.
VIOLETTA
Ah, non piu', a un tempio
Alfredo, andiamo,
Del tuo ritorno grazie rendiamo
(Vacilla.)
ALFREDO
Tu impallidisci
VIOLETTA
E' nulla, sai!
Gioia improvvisa non entra mai
Senza turbarlo in mesto core
(Si abbandona come sfinita sopra una sedia col capo cadente all'indietro.)
ALFREDO
(spaventato, sorreggendola)
Gran Dio! Violetta!
VIOLETTA
(sforzandosi)
E' il mio malore
Fu debolezza! ora son forte
(sforzandosi)
Vedi? sorrido
ALFREDO
(desolato)
(Ahi, cruda sorte!)
VIOLETTA
Fu nulla Annina, dammi a vestire.
ALFREDO
Adesso? Attendi
VIOLETTA
(alzandosi)
No voglio uscire.
(Annina le presenta una veste ch'ella fa per indossare e impedita dalla
debolezza,
esclama:)
Gran Dio! non posso!
(Getta con dispetto la veste e ricade sulla sedia.)
ALFREDO
(ad Annina)
(Cielo! che vedo!)
Va pel dottor
VIOLETTA
(ad Annina)
Digli che Alfredo
E' ritornato all'amor mio
Digli che vivere ancor vogl'io
(Annina parte.)
(ad Alfredo)
Ma se tornando non m'hai salvato,
A niuno in terra salvarmi e' dato.
(sorgendo impetuosa)
Gran Dio! morir si' giovane,
Io che penato ho tanto!
Morir si' presso a tergere
Il mio si' lungo pianto!
Ah, dunque fu delirio
La cruda mia speranza;
Invano di costanza
Armato avro' il mio cor!
Alfredo! oh, il crudo termine
Serbato al nostro amor!
ALFREDO
Oh mio sospiro, oh palpito,
Diletto del cor mio!
Le mie colle tue lagrime
Confondere degg'io
Ma piu' che mai, deh, credilo,
M'e' d'uopo di costanza,
Ah! tutto alla speranza
Non chiudere il tuo cor.
Violetta mia, deh, calmati,
M'uccide il tuo dolor.
(Violetta s'abbatte sul canape'.)
SCENA ULTIMA
(Detti, Annina, il signor Germont, ed il Dottore.)
GERMONT
Ah, Violetta!
VIOLETTA
Voi, Signor!
ALFREDO
Mio padre!
VIOLETTA
Non mi scordaste?
GERMONT
La promessa adempio
A stringervi qual figlia vengo al seno,
O generosa
VIOLETTA
Ahime', tardi giungeste!
Pure, grata ven sono
Grenvil, vedete? tra le braccia io spiro
Di quanti ho cari al mondo
GERMONT
Che mai dite!
(osservando Violetta)
(Oh cielo e' ver!)
ALFREDO
La vedi, padre mio?
GERMONT
Di piu' non lacerarmi
Troppo rimorso l'alma mi divora
Quasi fulmin m'atterra ogni suo detto
Oh, malcauto vegliardo!
Ah, tutto il mal ch'io feci ora sol vedo!
VIOLETTA
(frattanto avra' aperto a stento un ripostiglio della toilette, e toltone
un medaglione
dice:)
Piu' a me t'appressa ascolta, amato Alfredo.
Prendi: quest'e' l'immagine
De' miei passati giorni;
A rammentar ti torni
Colei che si' t'amo'.
Se una pudica vergine
Degli anni suoi nel fiore
A te donasse il core
Sposa ti sia lo vo'.
Le porgi questa effigie:
Dille che dono ell'e'
Di chi nel ciel tra gli angeli
Prega per lei, per te.
ALFREDO
No, non morrai, non dirmelo
Dei viver, amor mio
A strazio si' terribile
Qui non mi trasse Iddio
Si' presto, ah no, dividerti
Morte non puo' da me.
Ah, vivi, o un solo feretro
M'accogliera' con te.
GERMONT
Cara, sublime vittima
D'un disperato amore,
Perdonami lo strazio
Recato al tuo bel core.
GERMONT, DOTTORE E ANNINA
Finche' avra' il ciglio lacrime
Io piangero' per te
Vola a' beati spiriti;
Iddio ti chiama a se'.
VIOLETTA
(rialzandosi animata)
E' strano!
TUTTI
Che!
VIOLETTA
Cessarono
Gli spasmi del dolore.
In me rinasce m'agita
Insolito vigore!
Ah! io ritorno a vivere
(trasalendo)
Oh gioia!
(Ricade sul canape'.)
TUTTI
O cielo! muor!
ALFREDO
Violetta!
ANNINA E GERMONT
Oh Dio, soccorrasi
DOTTORE
(dopo averle toccato il polso)
E' spenta!
TUTTI
Oh mio dolor!
(quadro e cala la tela.)
FINE