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O salce salce

Opera details:

Opera title:

Otello

Composer:

Giuseppe Verdi

Language:

Italian

Synopsis:

Otello Synopsis

Libretto:

Otello Libretto

Translation(s):

English Deutsch

Aria details:

Type:

aria

Role(s):

Desdemona

Voice(s):

Soprano

Act:

4.03b

Previous scene: Piangea cantando
Next scene: Ave Maria piena di grazia

Chiara Maria, Emilia... piangea cantando... canzone del salce... Ave Maria (Verdi - Otello)

Singer(s): Maria Carbone Maria Chiara Birgit Nilsson Margherita Rinaldi Luisa Maragliano

registrazione live 31 gennaio 1981
Carlo Cossutta, Kari Nurmela
Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo
direttore Giacomo Maggiore

Maria Chiara, soprano italiano. (Oderzo, Treviso 24.11.1939).
Studia al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, sotto la guida di Maria Carbone (famoso soprano napoletano) e con Antonio Cassinelli che poi diventerà suo marito, partecipando poi ai corsi di avviamento al teatro lirico della Fenice di Venezia, dove debutta nell' agosto del 1965, nel cortile del Palazzo Ducale proprio come Desdemona nell'Otello verdiano, ruolo che diventerà uno dei suoi cavalli di battaglia. Nel dicembre dello stesso anno, passa al Teatro dell'Opera di Roma, dove ricopre il ruolo di protagonista femminile, nella prima rappresentazione del Giovane Lord di Henze, partecipando qualche mese più tardi anche a delle recite di Traviata. Fu il primo incontro con il personaggio di Violetta, che riproporrà nel dicembre 1966 a Venezia, poi a Bologna nel 1970 e al Verdi di Trieste nel gennaio del 1971, teatro che l'aveva conosciuta per la magnifica interpretazione della protagonista in Suor Angelica. Amplia gradualmente il suo repertorio: Liù a Verona nel 1969, Monaco e Vienna la vedono protagonista nel 1970 con Placido Domingo, Micaela nella Carmen alla Scala nel 1972, Tosca al Teatro San Carlo di Napoli nel 1974, e nel 1977 il debutto americano al Metropolitan con Manon Lescaut ed a Chicago con Violetta. Tra gli altri ruoli cantati da Maria Chiara bisogna ricordare: I Puritani, Anna Bolena, Aida, Simone Boccanegra, Mefistofele, Butterfly, Bohéme, Manon di Massenet, Giulietta e Romeo di Zandonai e Lodoletta di Mascagni, ma proprio il ruolo di Violetta è stato prediletto da Maria Chiara, per la sua intensa espressività ed il particolare calore del timbro.
Al Teatro di San Carlo, debutta nel 1967 con la Bohème diretta da Piero Bellugi con Gianni Raimondi e Rolando Panerai, tornando poi nel 1971 in Otello, diretta da Ugo Rapalo con Mario Del Monaco ed Anselmo Colzani. L'anno seguente canta nel Giulietta e Romeo di Zandonai con Carlo Bini e nuovamente in Otello con Del Monaco e Pier Miranda Ferraro con cui fa coppia anche nell'edizione del 1973. Nel 1974 è Violetta nella Traviata diretta da Giuseppe Patanè con Alfredo Kraus e Renato Bruson. Due anni dopo veste i panni di Liù, diretta da Franco Mannino con Birgit Nilsson e Carlo Bergonzi e nel 1976 ritorna come Violetta, diretta ancora da Franco Mannino con Beniamino Prior e Garbis Boyagian. Nel 1979 affronta Bellini, ne I Capuleti e Montecchi diretta da Carlo Franci, con Martina Dupuy, Umberto Grilli. Nel 1980 inaugura la stagione operistica con l'Otello di questo ascolto, per poi cantare nel 1981 in Trovatore diretta da Elio Boncompagni e con Ottavio Garaventa e Silvano Carroli. Opera portata in tournèe con il teatro a Dortmund con Bruno Rufo e Giorgio Zancanaro. Si congeda dal Massimo Napoletano con Adriana Lecouvreur, giugno 1982, diretta da Marcello Panni con Giorgio Merighi e Rolando Panerai.

Giacomo Maggiore, direttore d'orchestra. (Catania 04.09.1926 -- Napoli 21.09.1999).
Catanese di nascita, si trasferisce a Napoli per frequentare gli studi musicali al Conservatorio di Musica San Pietro a Majella dove, sotto la guida dei maestri Benedetto Rizzo, Achille Longo e Jacopo Napoli, consegue i diplomi di pianoforte, composizione, direzione d'orchestra, musica corale, direzione di coro e strumentazione per banda. Presso il Conservatorio napoletano, nel 1959 gli viene conferito l'insegnamento per la classe di solfeggio , che manterrà fino al 1994. Alla fine degli anni Cinquanta, diventa maestro sostituto presso il Teatro San Carlo e nel 1967, viene designato quale successore dell'insigne maestro Michele Lauro, alla direzione della compagine corale, carica che manterrà per oltre trent'anni. Inoltre per il Massimo Napoletano, diventa Direttore d'Orchestra Stabile, e proprio rivestendo tale ruolo, inaugura la stagione lirica del teatro, per la stagione 1970-71, con l'Attila di Giuseppe Verdi, con Luisa Maragliano, Bruno Prevedi, Giangiacomo Guelfi e Carlo Cava, anche se il suo debutto, nel Massimo Napoletano, come direttore d'orchestra era stato nel 1966, con Rigoletto di Giuseppe Verdi che aveva visto come interpreti Margherita Rinaldi, Alfredo Kraus e Piero Cappuccilli. Da ricordare tra le innumerevoli opere, balletti e concerti diretti con continuità da questa data fino al 1995, l'apertura della stagione sinfonica anno 1976-77 con i Carmina Burana di Carl Orff, con Valeria Mariconda, Luigi Paolillo, Domenico Trimarchi. Proprio nel 1995 con la sua ultima opera diretta, la traviata di Giuseppe Verdi, il Mattino gli dedica un articolo intervista dal titolo "Il San Carlo è stato tutta la mia vita".

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Libretto/Lyrics/Text/Testo:

O Salce! Salce! Salce!Sedea chinandosul sen la testa!Salce! Salce! Salce!Cantiamo! Cantiamo! il Salce funebresarà la mia ghirlanda.“ad EmiliaAffrettati; fra poco giunge Otello.„Scorreano i rivi fra le zolle in fior,gemea quel core affranto,e dalle ciglia le sgorgava il corl'amara onda del pianto.Salce! Salce! Salce!Cantiamo! Cantiamo! Il Salce funebresarà la mia ghirlanda.Scendean 'augelli a vol dai rami cupiverso quel dolce canto.E gli occhi suoi piangean tanto, tanto,da impietosir le rupi.“a Emilia, levandosi un anello dal ditoRiponi quest'anello.alzandosiPovera Barbara! Solea la storiacon questo semplice suono finir:„Egli era nato per la sua gloria,io per amar…“ad EmiliaAscolta.Emilia fa qualche passoOdo un lamento.Taci. Chi batte a quella porta?

EMILIA
È il vento.

DESDEMONA
„Io per amarlo e per morir…
Cantiamo! Cantiamo!
Salce! Salce! Salce!“
Emilia, addio. Come m'ardon le ciglia!
è presagio di pianto. Buona notte.
Emilia si volge per partire
Ah! Emilia, Emilia,
Emilia ritorna e Desdemona l'abbraccia
Addio, Emilia, addio!
Emilia esce

English Libretto or Translation:

O Willow, Willow, Willow!She sat with her head upon her breast,Willow, Willow, Willow!Come sing! Come sing!The green willow shall be my garland.”

(to Emilia)
Make haste; Othello will soon be here.
“The fresh streams ran between the flowery
banks, she moaned in her grief,
in bitter tears which through her eyelids sprang
her poor heart sought relief.
Willow! Willow! Willow!
Come sing! Come sing!
The green willow shall be my garland.
Down from dark branches flew the birds
towards the singing sweet.
Sufficient were the tears that she did weep
that stones her sorrow shared.”
(to Emilia, taking a ring from her finger)
Lay this ring by.
(rising)
Poor Barbara!
The story used to end
with this simple phrase:
“He was born for glory,
I to love...”
(to Emilia)
Hark! I heard a moan.
(Emilia takes a step or two.)
Hush... Who knocks upon that door?

EMILIA
‘Tis the wind.

DESDEMONA“I to love him and to die.Come sing! Come sing!Willow! Willow! Willow!”Emilia, farewell.How mine eyes do itch!That bodes weeping.Good night.(Emilia turns to leave.)Ah! Emilia, Emilia, farewell!Emilia, farewell!(Emilia returns and Desdemona embracesher. Emilia leaves.)

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