G.Verdi A Masked Ball Jan Peerce Lodovico Oliviero Margaret Harshaw Daniza Ilitsch "Che v'agita cosi?"
G.Verdi A Masked Ball
Pt3
Che v'agita cosi?
Della città all'occaso
Di' tu se fedele
Opera artists and some pictures for this video
Jan Peerce
Lodovico Oliviero
Margaret Harshaw
Daniza Ilitsch
Giuseppe Verdi
Un Ballo in Maschera
(A Masked Ball)
Amelia--Daniza Ilitsch
Riccardo--Jan Peerce
Renato--Leonard Warren
Oscar--Pierrette Alarie
Ulrica--Margaret Harshaw
Samuel--Giacomo Vaghi
Tom--Lorenzo Alvary
Silvano--John Baker
Il Giudice--Leslie Chabay
Un Servo--Lodovico Oliviero
Metropolitan Opera/Giuseppe Antonicelli
1947.
an operbathosa video
ULRICA:
Che v'agita cosi?
AMELIA
Segreta, acerba
Cura che amor destò . . .
GUSTAVO: (nascosto)
(Che ascolto!)
ULRICA:
E voi cercate?
AMELIA:
Pace . . . svellermi dal petto
Chi sì fatale e desolato impera!
Lui, che su tutti il ciel arbitro pose.
GUSTAVO:
(Che ascolto? Anima mia!)
ULRICA:
L'oblio v'è dato. Arcane
Stille conosco d'una magic'erba,
Che rinnovella il cor . . . Ma chi n'ha d'uopo
Spiccarla debbe di sua man nel fitto
Delle notti. Funereo
È il loco.
AMELIA:
Ov'è?
ULRICA:
L'osate voi?
AMELIA: (risoluta)
Sì, qual esso sia.
ULRICA:
Dunque ascoltate:
Della città all'occaso,
Là dove al tetro lato
Batte la luna pallida
Sul campo abbominato . . .
Abbarbica gli stami,
A quelle pietre infami,
Ove la colpa scontasi
Coll'ultimo sospir!
AMELIA:
Mio Dio! qual loco!
ULRICA:
Attonita e già tremante siete?
GUSTAVO:
(Pover cor!)
ULRICA:
V'esanima?
AMELIA:
Agghiaccio . . .
ULRICA:
E l'oserete?
AMELIA:
Se tale è il dover mio
Troverò possa anch'io.
ULRICA:
Stanotte?
AMELIA:
Sì.
GUSTAVO:
(Non sola:
Chè te degg'io seguir)
AMELIA:
Consentimi, o Signore,
Virtù ch'io lavi 'l core.
E l'infiammato palpito
Nel petto mio sopir.
ULRICA:
Va, non tremar, l'incanto
Inaridisce il pianto.
Osa e berrai nel farmaco
L'oblio de'tuoi martir.
GUSTAVO:
(Ah! Ardo, e seguirla ho fisso
Se fosse nell'abisso,
Pur ch'io respiri, Amelia,
L'aura de' tuoi sospir)
VOCI: (dal fondo)
Figlia d'averno, schiudi la chiostra,
(spinte alla porta)
E tarda meno a noi ti mostra.
ULRICA: (ad Amelia)
Presto, partite . . . Addio.
AMELIA:
Stanotte . . . Addio.
GUSTAVO:
(Non sola: chè te degg'io seguir!)
(Amelia fugge per la porta segreta. Ulrica apre l'entrata maggiore: entrano
Horn, Ribbing e aderenti, Oscar, gentiluomini e ufficiali travestiti
bizzarramente, ai quali s'unisce Gustavo)
HORN, RIBBING, CORO:
Su, profetessa, monta il treppiè,
Canta il futuro,
OSCAR:
Ma il re dov'è?
GUSTAVO: (fattosi presso a lui)
Taci, nascondile che qui son io.
(poi volto rapidamente ad Ulrica)
Or tu, Sibilla, che tutto sai,
Della mia stella mi parlerai.
HORN, RIBBING, CORO:
Canta il futuro, canta il futuro!
GUSTAVO:
Di' tu se fedele
Il flutto m'aspetta,
Se molle di pianto
La donna diletta
Dicendomi addio
Tradì l'amor mio.
Con lacere vele
E l'alma in tempesta,
I solchi so franger
Dell'onda funesta,
L'averno ed il cielo
Irati sfidar.
Sollecita esplora,
Divina gli eventi:
Non possono i fulmin,
La rabbia de' venti,
La morte, l'amore
Sviarmi dal mar.
OSCAR, HORN, RIBBING, CORO:
Non possono i fulmin,
La rabbia de' venti,
La morte, l'amore
Sviarlo dal mar.
GUSTAVO:
Sull'agile prora
Che m'agita in grembo,
Se scosso mi sveglio
Ai fischi del nembo,
Ripeto fra' tuoni
Le dolci canzoni,
Le dolci canzoni
Del tetto natio,
Che i baci ricordan
Dell'ultimo addio,
E tutte raccendon
Le forze tua profezia,
Di ciò che può sorger
Dal fato qual sia;
Nell'anime nostre
Non entra terror.
OSCAR, HORN, RIBBING, CORO:
Nell'anime nostre
Non entra terror.
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