Opera title: | Un Ballo in maschera |
Composer: | Giuseppe Verdi |
Language: | Italian |
Synopsis: | Un Ballo in maschera Synopsis |
Libretto: | Un Ballo in maschera Libretto |
Translation(s): | English Deutsch |
Type: | aria |
Role(s): | Amelia |
Voice(s): | Soprano |
Act: | 2.03 |
Previous scene: | Ecco l'orrido campo ove s'accoppia |
Next scene: | Teco io sto |
G.Verdi A Masked Ball Pt5 Daniza Ilitsch Jan Peerce "Ecco l'orrido campo...Ma dall'arido stelo...Teco io sto"
G.Verdi A Masked Ball
Pt5
Ecco l'orrido campo ove s'accoppia
Ma dall'arido stelo divulsa
Teco io sto
Ahimè! S'appressa alcun!
Opera artists and some pictures for this video
Daniza Ilitsch
Jan Peerce
Giuseppe Verdi
Un Ballo in Maschera
(A Masked Ball)
Amelia--Daniza Ilitsch
Riccardo--Jan Peerce
Renato--Leonard Warren
Oscar--Pierrette Alarie
Ulrica--Margaret Harshaw
Samuel--Giacomo Vaghi
Tom--Lorenzo Alvary
Silvano--John Baker
Il Giudice--Leslie Chabay
Un Servo--Lodovico Oliviero
Metropolitan Opera/Giuseppe Antonicelli
1947.
an operbathosa video
AMELIA:
Ecco l'orrido campo ove s'accoppia
Al delitto la morte!
Ecco là le colonne . . .
La pianta è là, verdeggia al piè. S'inoltri,
Ah, mi si aggela il core!
Sino il rumor de' passi miei, qui tutto
M'empie di raccapriccio e di terrore!
E se perir dovessi?
Perire! ebben, tal è, s'adempia, e sia.
(Fa per avviarsi)
Ma dall'arido stelo divulsa
Come avrò di mia mano quell'erba,
E che dentro la mente conulsa
Quell'eterea sembianza morrà,
Che ti resta, perduto l'amor . . .
Che ti resta, mio povero cor!
Ah! chi piange, qual forza m'arretra?
M'attraversa la squallida via?
Su, corraggio . . . e tu fatti di pietra,
Non tradirmi, dal pianto ristà;
O finisci di battere e muor,
T'annienta, mio povero cor!
(S'ode un tocco d'ore)
Mezzanotte! - Ah, che veggio? una testa
Di sotterra si leva . . . e sospira!
Ha negli occhi il baleno dell'ira
E m'affisa e terribile sta!
(Cade in ginocchio)
Deh! mi reggi, m'aita, o Signor,
Miserere d'un povero cor!
GUSTAVO: (uscendo improvvisamente)
Teco io sto.
AMELIA:
Gran Dio!
GUSTAVO:
Ti calma!
AMELIA:
Ah!
GUSTAVO:
Di che temi?
AMELIA:
Ah, mi lasciate . . .
Son la vittima che geme . . .
Il mio nome almen salvate . . .
O lo strazio ed il rossore
La mia vita abbatterà.
GUSTAVO:
Io lasciarti? No, giammai;
Nol poss'io; che' m'arde in petto
Immortal di te l'affetto.
AMELIA:
Ah, Signor, abbiatemi pietà.
GUSTAVO:
Così parli a chi t'adora?
Pietà chiedi, e tremi ancora?
Il tuo nome intemerato,
L'onor tuo sempre sarà.
AMELIA:
Ma, Gustavo, io son d'altrui . . .
Dell'amico più fidato . . .
GUSTAVO:
Taci, Amelia . . .
AMELIA:
Io son di lui,
Che darìa la vita a te.
GUSTAVO:
Ah crudele, e mel rammemori,
Lo ripeti innanzi a me!
Non sai tu che se l'anima mia
Il rimorso dilacera e rode,
Quel suo grido non cura, non ode,
Sin che l'empie di fremiti amor? . . .
Non sai tu che di te resterìa,
Se cessasse di battere il cor!
Quante notti ho vegliato anelante!
Come a lungo infelice lottai!
Quante volte dal cielo implorai
La pietà, che tu chiedi da me!
Ma per questo ho potuto un instante,
Infelice, non viver di te?
Libretto:
Amelia
[fa per avviarsi]
Ma dall'arido stelo divulsa
Come avrò di mia
mano quell' erba,
E che dentro la mente convulsa
Quell' eterea sembianza morrà:
Che ti resta, perduto l'amor...
Che ti resta, mio povero cor!
Oh! chi piange, qual forza m'arretra,
M'attraversa la squallida via?
Su coraggio... e tu fatti di pietra,
Non tradirmi, dal pianto ristà:
O finisci di battere e muor,
T'annïenta, mio povero cor!
[s'ode un tocco d'ore, lontano]
Mezzanotte! - e che veggio? uno spettro
Di sotterra si leva... e sospira!
Ha negli occhi il baleno dell' ira
E m'affisa e terribile sta!
[cadendo sulle ginocchia]
Deh! mi reggi, m'aïta, o Signor,
Risolleva il mio povero cor!
Amelia
[to start up]
But from the arid stems,
as I will have my hand on that grass,
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